
Biodigestore sotto esame "L’Europa ci ha ascoltato"
SANTO STEFANO MAGRA
Lo sguardo attento dell’Europa rivolto verso Saliceti ha restituito vigore non soltanto alle amministrazioni comunali di Santo Stefano Magra e Vezzano, ma anche a tutti i comitati che si stanno battendo contro il progetto di realizzazione dell’impianto biodigestore dei rifiuti. Un percorso già approvato, rafforzato dai finanziamenti del Pnrr e confermato dal Consiglio di Stato con la sentenza di ribaltamento di quel del Tar della Liguria. Adesso però la Commissione petizioni europea interessata a valutare il piano, ha deciso di approfondire la documentazione e così, improvviamente, Bruxelles ha riacceso le speranze. I componenti della Commissione petizioni hanno chiesto ai sette firmatari del ricorso (Paola Sisti e Massimo Bertoni, il comitato No Biodigestore Saliceti, Sarzana, che botta!, Acqua bene comune, Cittadinanzattiva e Italia Nostra) di inviare in tempi brevi ulteriore documentazione sulle tre questioni dibattute e che hanno fatto recedere dall’archiviazione della pratica. Grande soddisfazione per il risultato politico ottenuto è stata espressa dall’europarlamentare spezzino Brando Benifei e da Maria Angela Danzì collega del Movimento Cinque Stelle. "Abbiamo sventato – ha commentato l’europarlamentare M5s – il rischio concreto che la commissione mettesse la parola fine sulla petizione relativa al biodigestore di Saliceti. Una gara d’appalto finanziata con fondi europei che doveva essere altrove e che sarebbe dovuta costare molto meno e che invece è cambiata nel tempo ma che non è stata oggetto di quella gara: chiudere l’istruttoria avrebbe significato non fare il nostro dovere come Europa.
Non dimentichiamo anche che l’opera è stata oggetto di ricorso prima accolto dal Tar in primo grado, poi respinto in secondo grado dal Consiglio di Stato. Anche questo dato deve fare riflettere sui tanti aspetti controversi e dibattuti su questo tema. Chiediamo che la commissione si attivi al più presto per verificare l’ulteriore documentazione che sarà inviata dai ricorrenti perchè l’iter sta andando avanti e non vorremmo trovarci a rilevare violazioni di norme europee con un progetto già in fase avanzata, con tutti i gravi danni economici ed ambientali che questo potrebbe provocare". Intanto il comitato No Biodigestore ha voluto pubblicamente ringraziare Carlo Ruocco, Gabriele Moretti e Lanfranco Pambuffetti per l’aiuto e il costante studio dei documenti.
m.m.