
La protesta dei residenti contro l'antenna
Sarzana, 10 luglio 2021 - Fermi tutti. La protesta dei residenti, il coinvolgimento dei partiti e delle associazioni che si sono schierati contro l’installazione di una antenna per la telefonia mobile in via Fortino nella zona della Fortezza di Sarzanello ha prodotto il primo effetto immediato. Il dirigente dell’area 3 urbanistica del Comune di Sarzana ha infatti ordinato il blocco dei lavori già ben avviati in via Fortino, all’interno di un terreno di proprietà di un privato che ha stretto l’accordo con il gestore Wind per il posizionamento del ripetitore dell’altezza di oltre 20 metri.
Il Comune di Sarzana pur volendo evitare contenziosi legali contro colossi come quello della telefonia interessato a posizionare una pedina, senza nessuna garanzia sui potenziali rischi sulla salute e ritenuta ingombrante dal punto di vista estetico, ma soprattutto ben consapevole che la giurisprudenza in diverse occasioni ha consentito l’installazione delle antenne riconoscendone l’importanza strategica. Secondo gli amministratori, che sapevano da mesi del progetto, non avrebbe potuto essere di ostacolo neppure l’approvazione del Piano delle Antenne da anni in attesa di essere sottoscritto.
Anche se sul tema è ben differente l’opinione del Partito Democratico. Comunque aspettando chiarimenti, l’auspicato passo indietro del privato oppure la decisione del gestore di scegliere un’altra zona e non quella della Fortezza il Comune ha bloccato il cantiere per avviare accertamenti e verificare se le opere corrispondano alla Scia presentata dal soggetto attuatore.
Quindi con l’ordinanza firmata dal dirigente si dispone l’accesso all’area per accertamenti e capire se le opere in corso siano eseguite dal proprietario per scopi agricoli o comunque di tutela idrogeologica. In qualunque caso l’ente può in autotutela sospendere tutto attendendo maggiori chiarimenti che in questo momento non sono forniti vista l’assenza dell’apposita cartellonistica esterna all’area cantiere e relativa documentazione.
Inoltre esiste un piano regolatore comunale, seppur vecchio, che impone il mantenimento di determinate infrastrutture e bisognerà derogarlo per consentire ai mezzi pesanti di trasportare alla Fortezza una antenna alta quanto un palazzo di 6 piani.
Per il momento dunque, come ribadito dall’assessore Paola Campi e dal presidente del consiglio comunale Carlo Rampi, bisognerà agire seguendo il buonsenso e i regolamenti comunali anche se la "battaglia" legale è dietro l’angolo e per questo è già stato affidato l’incarico di reperire uno staff legale esperto in materia. Di certo i residenti sono in subbuglio già per il fatto che il progetto va fortemente a incidere sullo skyline della collina.
«E’ vero - ha ribadito Carlo Rampi - esistono leggi che vietano in alcune zone anche la costruzione di semplici ricoveri per attrezzi agricoli mentre poi spuntano le antenne. La motivazione è legata all’importanza primaria dell’opera e su questo aspetto anche un piano delle antenne potrebbe ben poco. Però intanto ci stiamo muovendo su strade che l’amministrazione comunale può percorrere in materia di regolamenti urbanistici per verificare che sia tutto in regola. Sia chiaro che il Comune non è contrario allo sviluppo tecnologico perchè tutti ne abbiamo bisogno. Ma ci sono luoghi di pregio ambientale inoltre arricchiti dalla presenza di un bene architettonico come la Fortezza che devono essere salvaguardati". Il Partito Democratico intanto ha ribaltato la posizione del Comune ribadendo che la competenza sulla Vas per i piani sulle antenne di telefonia è di stretta competenza amministrativa.