REDAZIONE SARZANA

Va all’asta un pezzo della Labornaves

Il tribunale di Ravenna ha deciso la vendita dei 4.445 mq usati dal Comune di Ameglia

Tribunale (foto d'archivio)

Ameglia (La Spezia),  25 marzo 2019 – Quel che resta del cantiere è una vecchia barca che non ha mai visto l’acqua rimasta sollevata sui ponteggi come un monumento in mezzo a un piazzale. La storia della Labornaves si è interrotta da anni chiudendo il cantiere di costruzione e rimessaggio di via Ratti, nel cuore della frazione di Fiumaretta ma la seconda vita pur non decollata non è archiviata. Infatti mentre l’attività si è conclusa l’iter societario dell’ex cantiere continua a trascinarsi nelle aule giudiziarie e proprio in un’aula di palazzo di giustizia a ravenna il prossimo 6 maggio si tornerà a parlare dell’area cantiere.

Area che nel frattempo è diventata una zona di stoccaggio del materiale ligneo raccolto nelle spiagge dopo le mareggiate che si abbattono sul litorale. Il tribunale metterà all’asta uno spazio di 4.445 metri quadrati che l’amministrazione comunale di Ameglia si è nel frattempo impegnata a curare in cambio della possibilità di utilizzo. Grazie all’accordo stipulato proprio con il tribunale, infatti, il comune si impegna a garantire il taglio delle piante, alcune anche pericolanti, che circondano il cantiere ottenendo la disponibilità a sistemare il legname raccolto sul litorale in attesa del completo smaltimento.  L’asta, prevista dal concordato preventivo con base di partenza di 338 mila euro, non è più legata all’attività nautica perché da anni la proprietà “Immobiliare Bizantina” ha ottenuto dall’ente amegliese il cambio di destinazione d’uso anche se i progetti infrastrutturali sia per quanto riguarda la realizzazione di attività commerciali, residenziale e attracchi non hanno mai avuto seguito.

La zona infatti che si affaccia sul foce del Magra non era adeguatamente protetta dal rischio idraulico prima della realizzazione della passeggiata lungo fiume che di fatto ha però separato lo spazio dallo sbocco sull’acqua. Tra le idee che vennero prese in esame, ai tempi del cambio di destinazione d’uso, anche la realizzazione di una scuola di maestri d’ascia per insegnare e tramandare l’arte artigiana e uno spazio per l’insegnamento degli sport acquatici. 

Dopo la chiusura dell’attività di rimessaggio la zona è rimasta abbandonata e spesso oggetto di problematiche per la frazione proprio a causa del degrado. Il Comune di Ameglia nell’attesa di sviluppi sulla vendita si è accordata con il Tribunale di Ravenna ottenendo la disponibilità all’utilizzo degli spazi come stoccaggio temporaneo di legname in cambio di controllo e pulizia.  m.m.