Arriva il primo via libera ad Amazon per la base logistica a Santo Stefano

Il consiglio comunale ha votato l’aggiornamento urbanistico per un’area prima destinata ai container. Per il progetto annunciato in anteprima da ’La Nazione’ si apre ora la fase della conferenza dei servizi

Il retroporto di Santo Stefano in una foto d’archivio: in un’area troverà sede una base lo

Il retroporto di Santo Stefano in una foto d’archivio: in un’area troverà sede una base lo

Santo Stefano Magra, 18 luglio 2021 - Le prime indiscrezioni sull’operazione era state pubblicate da ’La Nazione’ qualche settimana fa, anche se il sindaco Paola Sisti non aveva voluto fornire dettagli. Le tracce di Amazon su Santo Stefano Magra erano comunque state individuate in una piattaforma di appoggio che già veniva utilizzata da altre realtà commerciali. Ma l’ultimo consiglio comunale ha definitivamente portato alla luce un progetto ben più grande studiato dal colosso che punta non soltanto a una base di appoggio ma alla creazione di una vera e propria area di smistamento dei prodotti per tutta la Provincia e parte della Lunigiana. L’assise ha votato l’aggiornamento urbanistico che prevede la trasformazione di un’area a deposito container in un magazzino adibito per la merce del maggior "negozio" on-line del mondo.  

Un colosso che trasformerà la proprietà Spinelli in via Togliatti dove da anni vengono sistemati container in un grande deposito e piazzale di sosta di almeno 350 mezzi elettrici che partiranno da Santo Stefano Magra per consegnare i pacchi in tutta la Val di Magra, Lunigiana e parte della Provincia spezzina. Un grosso investimento che produrrà nuova occupazione e già si parla di almeno 150 dipendenti e una radicale riduzione del passaggio di mezzi pesanti. Si calcola che dagli oltre 260 tir attuali si arriverà soltanto a 4 addirittura soltanto di notte. Prima di dare inizio alla trasformazione dell’area stoccaggio container e definire il quadro occupazionale però il consiglio comunale di Santo Stefano Magra doveva votare la trasformazione della porzione dell’area retroportuale per poi passare la parola alla conferenza dei servizi che dovrà dare il responso definitivo alla attuazione del progetto.  

Lo spazio occupato sarà di circa 6 mila metri quadri oltre i parcheggi per i mezzi elettrici dell’azienda e del personale. Ma oltre alla trasformazione degli spazi verrà dedicata estrema attenzione alla messa in sicurezza dell’intera area, a partire dalla Gora dei Molini che ancora crea pericolo di esondazione andando a frenare tutte le prospettive artigianali che si sono succedute in passato oltre a versare nelle casse del Comune di Santo Stefano Magra 150 mila euro per consentire la realizzazione di opere pubbliche. Insomma un grosso sbocco commerciale e occupazionale che potrebbe sorgere in pochissimo tempo visto che i soggetti interessati hanno già ben avviato la pratica.  

Massimo Merluzzi