ANTENNE E TELEFONINI COME FUNGHI PERCHE' NESSUNO TUTELA LA NOSTRA SALUTE ?

Antenna

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I Comitati e le Associazioni firmatarie intendono portare a conoscenza dei cittadini ciò che si potrebbe verificare , con un enorme impatto sulla salute umana, visto il proliferare di antenne telefoniche sui nostri territori dopo le recenti disposizioni del Governo Meloni.Il 29 aprile 2024 infatti, è diventata operativa la legge 214 del 2023, che innalza i limiti per l' esposizione a campi elettromagnetici (CEM) dai 6 a 15 Volt/metro come media giornaliera. Abbiamo ripetutamente sollecitato le attuali forze politiche pistoiesi (maggioranza ed opposizione) a un confronto costruttivo in merito alla questione iniziando già da gennaio scorso un'interlocuzione a livello territoriale, con il Sindaco Tomasi, uno dei primi sindaci italiani ad essere avvertito sui possibili effetti del decreto varato in data 31/12/2023. Abbiamo avvertito non solo il Sindaco, ma anche tutti i membri del Consiglio Comunale memori del fatto che l'amministrazione aveva già recepito le nostre istanze nel 2020 con una ordinanza stop 5G, poi purtroppo respinta dal TAR. Ad oggi però, in merito alla nuova preoccupante situazione che si è delineata, non solo non è stato ancora affrontato in modo decisivo il problema che poniamo , ma non ci è stato consentito nemmeno di intuire quali siano le loro intenzioni . Solo dopo moltissime insistenze, siamo riusciti ad avere un appuntamento in data 6 giugmo con l'assessore preposto ed il Sindaco, nella speranza che la direzione che verrà intrapresa contempli in modo netto il principio di precauzione che molti decantano. ma poi non applicano.. Vi terremo informati sugli esiti dell'incontro nei prossimi giorni.

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Perchè questo nuovo scenario quindi?? Per favorire lo sviluppo della quinta generazione della tecnologia cellulare (5G) su cui è in atto un grande dibattito anche per quanto riguarda gli effetti sulla salute. Dal 2012 il limite 6 Volt/ metro, (come quello ora in atto di 15 Volt/metro) , non è più misurato come media su 6 minuti ma come media su 24 ore. In tal modo si permette di raggiungere - rispettando la legge - picchi molto più elevati e, molto verosimilmente, pericolosi per la salute. Il Consiglio d’Europa con la Risoluzione 1815 del 27 maggio 2011, in base al Principio di Precauzione ALARA, raccomandava agli stati membri di fissare soglie per i campi elettromagnetici che non superassero gli 0,6 Volt/metro e nel medio termine ridurre questo valore a 0,2 V/m. Numerosissimi studi scientifici attestano che i campi elettromagnetici esercitano sui sistemi biologici effetti che vanno ben oltre quelli termici, gli unici di cui si tiene conto nello stabilire i limiti, e colpevolmente si ignora che, “dagli anni ’50 con lo sviluppo della comunicazione wireless, il livello di CEM nel nostro ambiente di vita è aumentato drasticamente e la massima densità di potenza è oltre 1018 volte (miliardi di miliardi) superiore al livello naturale»[1] I rischi per la salute umana sono di tipo cancerogeno, ma anche a carico del sistema nervoso, cardiovascolare, immunitario, endocrino specie su fertilità, funzione tiroidea, diabete.

Il Governo ha anteposto alla richiesta di tutelare la salute pubblica gli interessi delle compagnie telefoniche perché questa legge, giova ricordarlo, non è a vantaggio dei cittadini ma delle TELCO. Il 5G infatti avrebbe potuto essere garantito col limite di 6 Volt/metro con investimenti di 4 miliardi d'euro ciascuna per modificare ed implementare gli impianti già esistenti.

Il MIMIT (Ministero del Made in Italy) avrebbe dovuto convocare dal 31dicembre 2023 al 28 aprile 2024 la conferenza Unificata dei servizi, in cui Comuni, comunità montane e Regioni avrebbero potuto esprimersi sull'innalzamento volt/metro, ma non lo ha fatto. Questa cosa, del tutto irrituale, lascia intuire l’ipotesi di un probabile atteso pronunciamento contrario da parte degli enti locali, nonostante l'ANCI , dal canto suo, pare proprio non sia intervenuta per chiedere la convocazione della Conferenza dei servizi.

In questo scenario “drammatico”, ci sono stati oltre 100 Comuni coraggiosi che si sono espressi negativamente riguardo l'innalzamento del limite in questione e che strenuamente difendono la salute pubblica di cui i Sindaci sono i primi responsabili.

Ciò che pretendiamo dal Comune di Pistoia, nella speranza che la coerenza non diventi un optional a distanza di qualche anno dall'ordinanza del 2020, E' SEMPLICEMENTE UN REGOLAMENTO COMUNALE CHE METTA FINE A QUESTA STORIA CON CRITERI LOCALIZZATIVI E AMMINISTRATIVI .

Quali sono le consequenze sulla salute umana per la continua esposizione a questi campi elettromagnetici? Chi si fa portavoce nei confronti del Governo centrale per costituire una tavolo su questo argomento così impattante? Ma soprattuttocome è possibile che NESSUNO, nemmeno fra le opposizioni, non sollevi il problema? Quale motivo si cela dietro questo silenzio sull'argomento?

Anche perchè , sia ben chiaro a tutti, l'intento di fondo deve rimanere quello di difendere la salute compresa quella di coloro che fanno orecchie da mercante!

Per questo noi non abbasseremo la guardia!

Sotto un indirizzo e-mail per suggerimenti e proposte , precisando che questi contatti non rimandano ad alcun gruppo politico ma solamente ad un insieme di cittadini che, privi di secondi fini, pretendono che lo Stato, le Regioni, le Province ed i Comuni tutelino la nostra salute e non solo gli interessi delle aziende telefoniche .

Per info scrivere a:

[email protected] ; [email protected]

Associazione Alleanza Beni Comuni ODV Pistoia

Atto Primo salute ambiente cultura ODV

Comitato Alleanza Beni Comuni contro il 5g Pistoia

Acqua Bene Comune Pistoia

Comitato Obiettivo Periferia Pistoia

Alleanza Beni Comuni
Alleanza Beni Comuni
Obiettivo Periferia
Obiettivo Periferia