Formazione e lavoro: dalla moda alla meccanica, la Toscana investe nei settori chiave

Al via nuovi corsi professionalizzanti nelle filiere produttive strategiche, pensati per creare occupazione qualificata in risposta ai bisogni delle imprese

Formazione e lavoro: dalla moda alla meccanica

Formazione e lavoro: dalla moda alla meccanica

Un ponte diretto tra formazione e lavoro, che unisce le persone in cerca di occupazione e le imprese con necessità concrete di competenze. Un’azione concreta utile a rilanciare l’economia del territorio. L’ultima iniziativa promossa dalla Regione Toscana, nell’ambito di Giovanisì, comprende una nuova ondata di corsi gratuiti destinati a formare figure professionali difficili da reperire ma fondamentali e molto richieste.

Competenze per i settori che trainano l’economia

Sono tredici le filiere produttive strategiche individuate dalla Regione con il supporto di IRPET: dalla meccanica al turismo, dalla moda all’ICT, fino a sanità-sociale, chimica e logistica. Settori scelti non solo per il loro peso economico, ma per l’elevato potenziale di crescita e per le difficoltà delle aziende nel trovare personale qualificato.

Ogni progetto offre due percorsi qualificanti, rivolti a 15 partecipanti ciascuno (con possibilità di estensione fino a 20). L’obiettivo? Rilasciare una qualifica riconosciuta nel Repertorio Regionale delle Figure Professionali, in ambiti come produzione, manutenzione, commercializzazione e progettazione. A rendere ancora più accessibile la formazione, è prevista un’indennità di frequenza fino a 250 euro per corso.

Inoltre, non è prevista solo la presenza in aula: ogni percorso include uno stage curriculare presso aziende attive nella filiera di riferimento. Un elemento cruciale per tradurre la formazione in esperienza concreta, grazie anche al coinvolgimento diretto delle imprese nei partenariati progettuali.

Risorse mirate, corsi accessibili

La Regione ha stanziato 23,4 milioni di euro, ripartiti in base alla domanda e alle prospettive di crescita dei settori. Moda, turismo, ICT e meccanica sono in cima alla lista degli investimenti, in una logica che punta su quei comparti in cui le opportunità occupazionali risultano più forti.

I corsi sono organizzati da organismi formativi accreditati in collaborazione con imprese toscane. La durata massima è di 12 mesi, con prospettive di inserimento professionale al termine del percorso. Le informazioni sui percorsi attivi sono disponibili sul portale regionale dedicato alle filiere produttive www.regione.toscana.it/filiereproduttive e nel catalogo formativo online.

Il tassello di una strategia più ampia Finanziati attraverso il Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+) 2021–2027 e inseriti nella Priorità 1 “Occupazione”, i percorsi si rivolgono a persone inattive o disoccupate, offrendo qualifiche riconosciute e opportunità reali di inserimento lavorativo.

L’iniziativa si inserisce nel più ampio progetto Giovanisì, che dal 2011 rappresenta l’impegno della Regione per accompagnare i giovani verso l’autonomia attraverso opportunità legate al diritto allo studio e alla formazione, all’inserimento nel mondo del lavoro, al sostegno all’imprenditoria, alla promozione di iniziative e bandi per la partecipazione, la cittadinanza attiva e la cultura. Strumenti concreti per affrontare le sfide del futuro.