Ciampi, da Vanzina a Pieraccioni. "Vi racconto i set e le Manifatture"

Le Pagliette, l’amico Leonardo, la Rai e un grande amore: il cinema

Ciampi e il primo simbolico ciak alle Manifatture Digitali (foto di Massimo Querzolo)

Ciampi e il primo simbolico ciak alle Manifatture Digitali (foto di Massimo Querzolo)

Prato, 2 dicembre 2018 - Nuovo film di Leonardo Pieraccioni da questa settimana nelle sale, nuova partecipazione di Francesco Ciampi, popolare attore pratese che da più di trent’anni è sui set per il cinema e la tv.

Francesco Ciampi e Leonardo Pieraccioni
Francesco Ciampi e Leonardo Pieraccioni

Quando ha conosciuto Pieraccioni?

«Nei primi anni Novanta. L’ho incontrato negli studi di una emittente privata, quando lui era nel cast di ‘Succo d’arancia’, la trasmissione che lo rivelò al pubblico toscano. Poi sarebbe diventata ‘Vernice Fresca’. C’erano già Carlo Conti e Giorgio Panariello. Da lì è nato un rapporto d’amicizia e di collaborazione che continua ancora»

Tanti ricordi.

«Tantissimi. Nel 1993 ebbi il piacere di fagli da supporter con il gruppo della trasmissione ‘Sulla bocca di tutti’ che andava in onda su Teleregione. Pieraccioni fu chiamato a fare una serata in piazza delle Carceri nella Prato Estate. Prima della sua esibizione arrivammo noi della trasmissione a scaldare il pubblico».

Poi il debutto nel cinema.

«Fu proprio in quell’occasione che mi parlò di una sceneggiatura che si intitolava ‘La casa fuori corso’ e che dopo due anni sarebbe diventato ‘I laureati’. Poi ho partecipato a ‘Fuochi d’artificio’, ‘Il pesce innamorato’ e quest’ultimo film, ‘Se son rose’, in parte girato a Prato».

Com’è andata?

«Devo dire che la città è stata entusiasta dell’arrivo del suo set. Affetto e tanta partecipazione da parte di tutti. La produzione si è trovata benissimo. Come attore ho partecipato nelle prime scene esattamente com’era avvenuto più di vent’anni fa con I laureati. E’ stata una bella emozione. Un po’ come tornare indietro nel tempo. La mia scena però è stata girata in un convento a Borgo San Lorenzo».

Che atmosfera si respira sui set di Pieraccioni?

«Leonardo ha la grande capacità di mettere sempre a proprio agio gli attori, riuscendo ad ottenere sempre il meglio, mandando via la classica tensione da set».

Da poco più di un anno lei è il referente delle Manifatture Digitali. Un bilancio.

«Non può che essere positivo. Elencare tutte le collaborazioni nate con il cinema sarebbe lunghissimo. Ne ricordo tre: i costumi per la serie tv ‘I Medici’ con il costumista Alessandro Lai, il film di Pieraccioni e la fiction diretta da Cinzia Th Torrini con Castellitto e Panariello».

Progetti futuri?

«Tanti. Per scaramanzia preferisco non dire nulla. Posso anticipare che proprio in questi giorni stiamo definendo alcuni dettagli per ospitare Enzo D’Alò con il suo nuovo cartoon».

E presto un altro film.

«Sì, ‘Forse è solo mal di mare’, di cui sono il protagonista maschile. Al mio fianco Maria Grazia Cucinotta, Annamaria Malipiero, Beatrice Ripa e Barbara Enrichi. E’ una commedia romantica e poetica girata a Linosa. Realizzata da un pool pratese: un film di Matteo Querci, diretto da Simona De Simone, scritto da Tommaso Santi, musica di Andrea Benassai, prodotto dalla Cibbè. Lo vedremo prossimamente».

Nel suo lungo curriculum anche un film di Carlo Vanzina. Che ricordo ha di lui?

«Il film era ‘Un’estate al mare’ e io ero un portiere d’albergo. Di Vanzina ho un ricordo bellissimo. Grande professionista, grande gentiluomo».