
Nuti al cinema Terminale di Prato tra il fratello Giovanni e il regista Veronesi (foto Attalmi)
Prato, 20 maggio 2015 - Spigolature, curiosità e commenti sulla carriera di Francesco Nuti: sono tratte dal libro “Francesco Nuti: la vera storia di un grande talento” di Matteo Norcini, Ibiskos Edizioni Risolo.
“Era e rimane un comico nato, oltre che un valido attore dotato di una grande semplicità….che in realtà è classe” Pippo Baudo
“Un generosissimo monello dalla malinconia sottile e delicata” Roberto Benigni
“Un insieme di opposti con una vena romantica che faceva impazzire le donne” Vittorio Cecchi Gori
“Stimo molto Nuti e mi piacerebbe che fosse lui a vincere questa battaglia” Maurizio Costanzo
“Un grande amico con quella malinconia negli occhi” Alessandro Haber
“Con Francesco ci siamo divertiti un monte” Carlo Monni
“In quel sorrisino c’era tutto il grande Nuti” Leonardo Pieraccioni
“Un’anima pura che non ha sopportato il complesso intrigo del mestiere di vivere” Pupo
Mi portò a Narnali e conobbi la madre, il fratello e la moglie del fratello. Mi colpì il grande amore che aveva nei confronti della mamma. Lei ogni tanto lo bacchettava su qualcosa. Ricordo che mi bastò vedere il suo primo monologo per dire; questo è uno che farà strada” Carlo Verdone
"Non andavo a vedere Francesco nel cabaret perché lo conoscevo, ma perché mi piaceva” Sandro Veronesi
“Per me lavorare con Nuti è stato come vivere un sogno. Francesco è un attore di grandissimo talento” Carole Bouquet
“E’stato colui che ha ridato dignità alla commedia all’italiana” Barbara De Rossi
“Francesco deve essere inserito nell’olimpo del cinema italiano” Isabella Ferrari
“Nuti è e resterà unico: a me ha regalato film che sono gioielli senza prezzo” Ornella Muti
“Francesco è nel mio cuore. Un artista integro, sincero e mai ruffiano” Francesca Neri
“Ho sempre pensato che avrebbe potuto usare in scena quella sua vena di malinconia che si portava dentro. Non per fare il comico di punta del momento, bensì per fare proprio l’attore”
Come attore ha interpretato 10 spettacoli teatrali dal 1974 al 1980 (con le Pagliette del Buzzi, con la compagnia Studenti di Medicina e con i Giancattivi). Come regista ha diretto 10 film dal 1985 al 2001. Come attore ha interpretato 15 film dal 1981 al 2005. Per la televisione è stato protagonista dei varietà “Non stop”, “La sberla”, Black out” e dell’episodio “Sant’analfabeta” della serie “Sogni e bisogni” diretto da Sergio Citti. Come produttore ha prodotto 2 film , “Maramao” diretto da Giovanni Veronesi e “Benvenuti in casa Gori” diretto da Alessandro Benvenuti e 2 cortometraggi, “N.17.555” sul tema della pena capitale e “Fuori servizio” di Maurizio Cohen.
Nel corso della sua carriera ha vinto i premi più importanti del cinema italiano e non. David di Donatello, Nastro d’argento, Grolla d’oro, Maschera d’argento, Premio Amidei, Premio Vittorio De Sica, Premio Isola d’Ischia, Festival di San Sebastian come migliore opera prima, Festival di Nizza come miglior film, Biglietto d’oro per i maggiori incassi, Medaglia d’oro del Comune di Roma, Premio Francois Truffaut per la carriera al Giffoni Film Festival, Premio della critica, della giuria e del pubblico al Festival di Annecy, Premio miglio attore protagonista al Festival Europa Cinema, premio alla carriera al Festival de la Comedie di Montecarlo.
I film non andati in porto: “Come quando fuori piove”, progetto del 1987: la storia di un giornalista di cronaca nera che ha per amico il guardiano di un obitorio. “Wanda opera prima” Progetto del 1994. Rivisitazione di Mary Poppins con Laura Morante “Vi racconto nipoti miei toscani”. Progetto del 1999 che avrebbe dovuto riunire diversi attori toscani come Alessandro Benvenuti, Giorgio Panariello, Massimo Ceccherini. “Solo quando potrò cullare un bambino” Progetto del 2003 con Philippe Noiret e la ciclista Paola Pezzo. Storia di un medico alla Patch Adams e della sua famiglia. “I casellanti”. Progetto degli anni ottanta che avrebbe dovuto coinvolgere Roberto Benigni “Voglio bene al mondo”. Progetto del 2001. Storia di un uomo arrivista e senza scrupoli che perde la memoria dopo un incidente. “Olga e i fratellastri Billi”. Progetto dei primi anni duemila con Francesca Neri, Giorgio Albertazzi, Gabriele Lavia, Maria Amelia Monti.
I film che ha rifiutato: “Ballando ballando” di Ettore Scola. Ruolo andato a Francesco De Rosa. “Qualcosa di biondo” di Maurizio Ponzi con Sophia Loren e Philippe Noiret. Ruolo andato a Ricky Tognazzi. “Cuori nella tormenta” di Enrico Oldoini con Carlo Verdone e Marina Suma. Ruolo andato a Lello Arena. “Il male oscuro” di Mario Monicelli. Ruolo andato a Giancarlo Giannini “Per amore solo per amore” propostogli dal Pasquale Festa Campanile diretto poi da Giovanni Veronesi “Che ora è” di Ettore Scola. Ruolo andato a Massimo Troisi “Grandi Magazzini” di Castellano e Pipolo “Mortacci” di Sergio Citti.
Progetti televisivi non andati in porto: pubblicità di una nota compagnia di telefonia mobile (come regista), testimonial pubblicitario per un noto istituto bancario.