"Vorrei rateizzare la sanzione". E l’addetto lo prende a schiaffi

Mattinata agitata negli uffici comunali, un uomo finisce all’ospedale

Ambulanza

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Prato, 20 luglio 2016 - Una serie di schiaffi, qualche spintone, cinque giorni di prognosi e 1.000 euro che restano da pagare. Mattinata agitata ieri mattina nell’ufficio servizio governo del territorio in piazza Mercatale 31. Stefano, 38 anni, era salito insieme alla moglie dall’addetto incaricato per cercare di farsi rateizzare la sanzione elevatagli per un mancato controllo sulla caldaia di casa. «Ho ricevuto questa multa alcune settimane fa – ha spiegato –, e già nei giorni scorsi ero andato in ufficio per cercare di farmi rateizzare l’importo visto che ad oggi 1.000 euro tutte in una soluzione rappresentano una bella cifra. Ho dovuto produrre documentazione e portare vari incartamenti».

Ieri mattina, per cercare di venire a capo della questione, è salito negli uffici di piazza Mercatale per capire a che punto fosse la sua richiesta. «Niente da fare – ha proseguito Stefano –, mi hanno detto che la rateizzazione non era possibile, e che la sanzione nonostante la mia richiesta di riduzione sarebbe comunque rimasta di 1.000 euro. Ho fatto presente all’addetto che così è difficile andare avanti, che bisogna fare qualcosa per provare a venirci incontro». Uscito dalla stanza è accaduto il finimondo. «Imprecando contro i politici in generale, e dispiaciuto per l’esito della richiesta mi sono avvicinato all’ascensore. A quel punto l’addetto con il quale fino a poco prima c’era stato un dialogo basato su toni normalissimi, mi ha rincorso, spinto dentro l’ascensore e preso a schiaffi.

Fortunatamente dopo pochi istanti i colleghi sono intervenuti e l’hanno allontanato. Abbiamo attivato l’ascensore e siamo scesi. Ora vorrei parlare con il sindaco Biffoni. Mi chiedo: "dobbiamo pagare, non fare richieste e venire pure presi a schiaffi?". Stefano uscito dagli uffici del Comune si è fatto visitare al pronto soccorso dove gli sono stati dati cinque giorni di prognosi per escoriazioni. Subito dopo ha sporto denuncia ai carabinieri.