"Voglio riaprire il sottopasso di via Ciulli"

L’impegno di Biffoni legato al progetto che migliorerà la sicurezza idraulica del Vella. Ospedale, le ultime novità sulla palazzina esterna

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I mesi dei grandi cantieri sono partiti. E così se nel cuore della città si demolisce la struttura anni Sessanta del Misericordia e Dolce, a Galciana si avvicina il momento della costruzione della palazzina esterna al Santo Stefano e anche quello della messa in sicurezza idraulica della nuova area ospedaliera. Progetti ai quali si affianca, non molto distante da via Suor Niccolina Infermiera, la costruzione del modernissimo distretto socio-sanitario di San Paolo, che sorgerà in via Toscanini e per il quale un paio di settimane fa il Comune ha dato all’Asl Centro risposta positiva alla domanda a costruire. Una novità significativa si attende sul fronte del finanziamento per la realizzazione della palazzina esterna all’ospedale, con la quale si intende aumentare il numero di posti letto a disposizione del Santo Stefano.

Il costo del progetto si aggira intorno ai 19 milioni di euro, dei quali 10 milioni stanziati dal Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica), mentre un milione e 800.000 arriveranno dalla Regione Toscana e la restante somma di 9 milioni verrà corrisposta con un mutuo. L’Asl sta aspettando una risposta da Roma: se ci sarà il via libera, l’azienda sanitaria potrà evitare di accendere il mutuo e l’azienda dovrà sobbarcarsi la spesa di una minima percentuale dell’intera operazione, pari a circa 500.000 euro. "Dopo che sapremo su quale piano finanziario potremo fare affidamento - spiega l’ingegnere Asl Gianluca Gavazzi - potremo procedere con la gara di progettazione esecutiva della palazzina. Penso di poter dire che ci riusciremo entro la fine dell’anno". Di pari passo procederà anche la progettazione della messa in sicurezza idraulica dell’area ospedaliera per un costo di oltre un milione di euro. I progettisti sono all’opera e presenteranno il proprio lavoro esecutivo entro la metà del mese di ottobre. La messa in sicurezza idraulica del torrente Vella e della zona ospedaliera porterà due vantaggi. Il primo: quello di non dover sopraelevare (di 70 centimetri) la nuova palazzina esterna. Il secondo: la possibilità di rendere sicura anche l’area circostante, in particolare quella in cui si trova il sottopasso di via Ciulli, chiuso ormai dal 5 ottobre 2010 dopo la tragica morte di tre donne cinesi.

Potrebbe essere questa una carta importante per il Comune che ancora non si è arreso e vuole convincere le autorità preposte dell’importanza dell’eventuale riapertura del sottopasso. E così il sindaco Matteo Biffoni si dice pronto "a fare tutto quello che sarà ritenuto necessario, dall’installazione delle sbarre, all’allarme sonoro fino alle pompe idrovore". I lavori di sistemazione idraulica dovrebbero iniziare alla fine dell’anno e saranno necessari tre mesi per il loro completamento.

Sara Bessi