Visita al cuore dopo l’operazione. Appuntamento tra un anno a Greve

Nuovo caso di accertamenti impossibili. Le regole della Regione prevederebbero la prestazione entro 15 giorni

Operato a Massa all’ospedale del cuore tre settimane fa. Intervento delicato, perfettamente riuscito. Decorso regolare, tra degenza e controllo. La certezza di essere stato in un centro di eccellenza, impeccabile. Fuori, però, è tutta un’altra cosa.

L’ha scoperto suo malgrando un pratese di 48 anni che dopo aver testato la sanità che funziona, purtroppo, ora deve fare i conti con quella che invece non va. Quella delle attese infinite, quella delle regole non rispettate, quella che fa arrabbiare perché ha tempi assurdi e costringe inevitabilmente a rivolgersi, a pagamento, agli istituti privati. Cosa è successo? Che il primo appuntamento disponibile per una visita cardiologica differibile (codice D), con richiesta anche di ecodoppler ed ecg, è il 25 settembre 2024 a Greve in Chianti.

"Ho fatto la procedura online e questo è stato l’esito", racconta sconsolato il paziente. Un esito che purtroppo conferma le enormi difficoltà della Asl a garantire le visite cardiologiche, come dimostra anche l’altra protesta raccolta da La Nazione pochi giorni fa. In quel caso una signora di 73 anni, dopo un mese di attesa e per una visita programmabile, quindi da garantire in quattro mesi, non era riuscita ad avere niente di meglio che un appuntamento per luglio 2024 a Scandicci.

Ritardo enorme lo stesso, ma si trattava comunque di una visita programmabile, il più basso livello di urgenza previsto. In questo caso invece no, qui si tratta di un paziente che ha subito un intervento importante, con una richiesta per una visita indicata dal medico come differibile che la Regione, sul proprio sito, si impegna a garantire entro 15 giorni. Non ci siamo proprio, l’attesa è di 11 mesi.

L’alternativa per il paziente e la sua famiglia è la stessa, comune ormai a troppi pratesi e toscani. Rivolgersi alla sanità privata, che garantisce tempi rapidissimi ma se li fa pagare. Nel caso della signora spedita, in teoria, a Scandicci, due istituti privati garantivano la visita a distanza di cinque giorni ma servivano in entrambi i casi oltre 100 euro. Per il paziente operato a Massa il canovaccio è lo stesso. Purtroppo oggi, con i tempi della sanità pubblica, non ci sono alternative. E non è giusto.