Col blocco della 325 e il passaggio forzato dalle svolte di Figline, la preoccupazione di automobilisti e residenti è quella che non ci siano intoppi anche su via di Cantagallo, che all’improvviso è diventata l’arteria principale di collegamento fra Prato e la Valbisenzio. Una preoccupazione che viene raccolta dal consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Tommaso Cocci, che evidenzia come via di Cantagallo sia una strada "piena di buche e avvallamenti". "Correva l’estate 2021 quando iniziammo la raccolta firme a Figline per chiedere al Comune di risolvere problemi annosi del territorio – dice Cocci -. Una petizione in cui chiedevamo, fra le altre cose, anche di porre attenzione sulla manutenzione di via di Cantagallo. Richieste che vennero ascoltate con sufficienza e superficialità dal Comune, che in due anni e mezzo si è limitato a piccoli interventi spot nella frazione. E i risultati, oggi, sono sotto gli occhi di tutti. Il manto stradale di via di Cantagallo era in pessime condizioni già prima dell’alluvione, figurarsi ora che è diventata la viabilità di riferimento per evitare la chiusura della 325. Una strada che rappresenta la riprova dell’incapacità del centrosinistra di fare manutenzione sul territorio e di programmare interventi". Cocci chiede di "prevenire in ogni modo l’insorgere di problemi anche all’unica strada che oggi consente i collegamenti fra Prato e la Vallata". "Siamo di fronte a un disastro totale – aggiunge -. Errori che gli automobilisti e le aziende del territorio stanno pagando sulla loro pelle". Sul tema interviene anche Alberto Corsi, presidente di Gioventù Nazionale, promotore della raccolta firme. "I punti che avevamo portato all’attenzione del Comune erano importanti e cruciali – sottolinea -. Neanche con l’ausilio di suggerimenti il centrosinistra riesce a intervenire".
CronacaVia di Cantagallo diventa cruciale: "Ma serve subito la manutenzione"