Vaccini, l'eterologa al contrario (per sbaglio): gli danno Astrazeneca invece di Pfizer

La preoccupazione di un pensionato: "Comunque sto bene". La Toscana spera di ricevere 120.000 dosi a settimana del siero Usa

Vaccini

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Prato, 30 giugno 2021 - Si è presentato al centro Pegaso di Prato per ricevere il richiamo Pfizer, invece ne è uscito dopo essere stato immunizzato con Astrazeneca. E tanto di certificazione che lo attesta. Una sorta di eterologa al contrario, un mix di vaccini piuttosto originale rispetto a quanto sperimentato finora, per Andrea Rindi, classe 1953, protagonista di questo strano episodio avvenuto alle 12.38 di lunedì 28 giugno che lui ieri ha voluto raccontare al nostro giornale. "Per fortuna non sto accusando malesseri particolari", dice Rindi.

"Dico per fortuna perché ad essere sincero, sul momento mi sono preoccupato parecchio. Almeno i medici mi avessero avvertito prima di effettuare l’iniezione. Invece niente. Per quanto mi riguarda, una volta arrivato all’hub vaccinale ho seguito tutta la procedura consigliata. Poi mi hanno fatto accomodare e solo a iniezione avvenuta l’operatrice si è resa conto dell’errore e me lo ha comunicato chiedendomi scusa per quanto successo. A quel punto ho voluto parlare con una dottoressa del Pegaso - continua Rindi - che mi ha rassicurato spiegando che con questo mix sarei stato più protetto contro le varianti. Da quel momento nessuno dell’Asl si è fatto più vivo per sapere se sto bene oppure se ho avuto reazioni particolari".

Un banale errore o una necessità dovuta alla mancanza di dosi Pfizer? Renzo Berti, direttore del Dipartimento di prevenzione dell’Asl Centro, risponde di non conoscere il caso concreto, ma esclude che l’episodio possa essere legato alla mancanza di dosi Pfizer per il richiamo. "Non ci sono disposizioni da parte della Regione riguardo a una tale formula di vaccinazione che preveda prima Pfizer e poi AstraZeneca. E comunque non vedo grandi differenze rispetto a una vaccinazione eterologa che preveda prima la somministrazione di AstraZeneca e poi di Pfizer", aggiunge Berti.

Intanto, sul fronte della programmazione delle vaccinazioni, non vi sono passi in avanti. Il portale regionale delle prenotazioni è ancora chiuso per gli under 60. Il presidente della Regione Eugenio Giani, aveva annunciato, a margine dell’incontro di lunedì con il ministro della Salute, Roberto Speranza, che già in quella giornata si sarebbe svolta una riunione operativa per verificare come e quando poter ripartire con gli appuntamenti online. "Al momento si stanno studiando i possibili numeri delle dosi a disposizione per riorganizzare i calendari negli hub e nei punti vaccinali - sottolinea Berti - Ma dobbiamo ancora capire con esattezza cosa succederà fra Stato e Regione in termini di fornitura di vaccini". Sembra che alla Toscana possano essere destinate 120.000 dosi di Pfizer alla settimana nel mese di luglio. Un quantititivo che, se confermato, per l’Asl Toscana Centro significherebbe passare dalle 15.000 vaccinazioni in media al giorno fatte finora a circa 10.000". E sul destino degli hub provinciali? "Pensiamo di tenerli attivi fino alla fine del mese di settembre",conclude Berti. "Solo a quel punto valuteremo il da farsi".