"Undici giorni da incubo a Prato per i residenti"

I residenti di Prato scrivono al giornale lamentando 11 giorni di "passione" a causa della musica martellante, delle canzoni urlate e del rombo dei motori. Una situazione allucinante che va contro la tutela dell'ambiente, della convivenza civile e della svolta ecologica.



"Undici giorni da incubo a Prato per i residenti"
"Undici giorni da incubo a Prato per i residenti"

In tanti si sono divertiti, fra concerti, cibo e Palla Grossa. I residenti invece molto meno. E’ il senso della lettera inviata al nostro giornale da parte di chi vive in piazza del Mercato Nuovo, famiglie che per giorni hanno dovuto convivere con gli appuntamenti in programma nella stessa piazza. La festa della birra in sostanza si è trasformata, scrivono i cittadini, "in 11 giorni di passione per i residenti della piazza e delle zone limitrofe",

a causa della "musica martellante" tutte le sere, di "canzoni urlate a squarciagola e ovazioni fragorose del

pubblico presente. Poveri quelli che devono andare al lavoro e quelli che non possono spostarsi per motivi

di salute o altro – continuano

i residenti – Rintronati ogni sera dal frastuono assordante fino

a mezzanotte, fortunati se riescono a prendere sonno prima di doversi rialzare".

La classica goccia che ha convinto i cittadini a scrivere è stata l’iniziativa in programma lo scorso 14 settembre.

"Come se tutto ciò non bastasse è stata realizzata una

gara di motocross anche per bambini: per più di tre ore il rombo dei motori e il volume dell’impianto stereo

hanno gareggiato per avere

il sopravvento uno sull’altro e gli olezzi della carne grigliata sono svaniti sotto quelli

acri e pungenti dei gas di scarico. Uno spettacolo allucinante degno dell’inferno dantesco alla barba della

tutela dell’ambiente, della convivenza civile e della tanto declamata svolta ecologica".