Un’altra notte d’ansia. Figline di nuovo sott’acqua Montemurlo e S. Ippolito: le strade si allagano

Centri di assistenza con brandine nelle palestre, ma alla fine restano quasi vuoti. Tanti hanno deciso di non dormire nelle scuole preferendo altre soluzioni. Alcuni sinti di Popolesco: "Campo devastato, pensavamo di non farcela".

Un’altra notte d’ansia. Figline di nuovo sott’acqua  Montemurlo e S. Ippolito: le strade si allagano

Un’altra notte d’ansia. Figline di nuovo sott’acqua Montemurlo e S. Ippolito: le strade si allagano

"Due giorni fa eravamo nel campo di Montemurlo, in via Prato a Popolesco, quando si è scatenato l’inferno. Acqua ovunque. Una cosa mai vista. Abbiamo avuto paura di non farcela". Ora che sono al riparo, nelle scuole di via Deledda, gli animi sono più distesi fra i circa 20 sinti evacuati dal loro campo. Altri, dei circa 50 totali (minori compresi), avevano già trovato rifugio da parenti e amici. Loro no. E le brandine della palestra allestita per le persone evacuate ieri sera in seguito alla nuova allerta meteo arancione sono improvvisamente sembrate casa. "Abbiamo perso tutto. Completamente allagato il campo. Sono caduti degli alberi, molte roulotte sono state portate via o sono state distrutte, come le auto – le parole di Manolito e Mois Haldaras –. Incrociamo le dita e vediamo cosa succederà domani. Speriamo di poter sistemare le cose, almeno per avere un posto dove dormire al sicuro nei prossimi giorni. Intanto ci sentiamo di ringraziare la protezione civile, i volontari e il Comune che ci ha letteralmente salvato la vita stanotte". Dello stesso avviso Sidney Reinard, che è in palestra assieme alla figlia, ai genitori anziani e ammalati e al suo cagnolino: "Ho avuto paura di non farcela. La macchina dei soccorsi è stata fenomenale". Ringraziamenti condivisi anche da una famiglia residente a Montemurlole assieme ad un gruppo di pakistani, le uniche persone, con i sinti, che ieri alle 23 erano arrivate in via Deledda.

Quella di ieri è stata un’altra notte di ansia e paura. Figline è finita sott’acqua e dopo mezzanotte la strada è stata chiusa: c’era di nuovo un fiume. Allagate anche via Traversa per Mazzone, via per Sant’Ippolito e via Boito a Montemurlo.

Per chi non aveva la possibilità di essere ospitato da amici o parenti il sistema di protezione civile comunale ha disposto un sistema di accoglienza nelle palestre comunali di via Morecci (scuola Alberto Manzi) via Deledda a Fornacelle (scuola media Salvemini-La Pira) e in via Micca (palestra della scuola primaria Hack). In totale 300-400 posti letto in brandine, dislocate nelle palestre, ma anche in alcune aule e nei vani d’ingresso. Un posto al caldo e al sicuro per passare la notte. Alla primaria Hack, già dalle 19, i tre giovani volontari della Misericordia di Prato, Samuele Parretti, Silvia Malentacchi e Benedetta Panzani, erano già pronti ad accogliere i montemurlesi più in difficoltà: "Il nostro compito è prima di tutto quello tranquillizzare le persone, indicare loro dove dovranno passare la notte e assisterle".

Leonardo Montaleni