
Tommaso Arrischi (foto) è uno dei volti della nuova generazione che sta crescendo nella storica Industria Italiana Filati. Nell’azienda della famiglia Lucchesi, oltre alla produzione industriale di filati di alta qualità, dal mohair all’alpaca lavorati nel segno della sostenibilità, ci si imbatte in una capsule collection la cui peculiarità è l’integralismo ecologico. "I filati pensati per questa particolare produzione - spiega Arrischi - sono colorati con tintura botanica, pensati quindi per chi desidera indossare solo capi naturali. Sono fibre utilizzate in purezza, come lana, alpaca, seta e cotone, e tinti soltanto con coloranti vegetali estratti da foglie, fiori e legni di piante tintorie". Il che significa che i prodotti finiti, le maglie, saranno al 100% sostenibili e "avranno colori unici, tenuti e acquarellati, differenti l’uno dall’altro - spiega - Sono degli unicum, garanzia per i clienti di avere fra le mani prodotti creati massimo rispetto dell’ambiente e di filati utilizzabili per fare capi naturali". Un progetto, quello delle tinture botaniche, che Industria Italiana Filati ha messo a punto insieme ad una tintoria pratese "adattando una macchina tintoria per l’impiego dei coloranti organici, al posto di quelli chimici, e ricorrendo ad una vecchia tecnica di mordenzatura dei nostri nonni. Si tratta di una produzione dai tempi slow: in un giorno si hanno 60 chili di filati tinti". L’installazione "Sinfonia arborea" di Paola Lucchesi aiuta ad entrare ancora di più in questo mondo di ecologia integrale: su cartoncini di recupero di vecchi campionari, ci sono foglie, alberi e fiori riprodotti con le tinture naturali, dove tessile e arte si fondono in quadri acquarellati e vividi.
Sa.Be.