SARA BESSI
Cronaca

Un giardino per il pronto soccorso dei bambini Ora manca l’ampliamento degli spazi interni

L’area verde, tassello di Prato Green Hospital, è destinata ai pazienti pediatrici. "La forestazione urbana ha fatto un altro passo"

di Sara Bessi

Una giornata di festa all’ospedale Santo Stefano per l’inaugurazione del giardino a disposizione dei pazienti del pronto soccorso pediatrico, ma allo stesso tempo una giornata per guardare avanti sulla tanto attesa riorganizzazione degli spazi interni in cui medici e infermieri prestano il primo soccorso ai bambini. L’area verde a pochi passi dall’ingresso del pronto soccorso pediatrico è ora arricchita da giochi e questo è uno dei tasselli del progetto "Prato Green Hospital" che mira a fare del Santo Stefano uno degli ospedali italiani dove è più significativo l’apporto della natura al benessere di degenti, familiari e operatori. NelI’area verde sono stati installati una giostra girevole, uno scivolo, una casetta di legno e un gioco a molla. "Ringrazio i partner che hanno contribuito alla sua realizzazione", sottolinea Sara Melani, direttrice del presidio ospedaliero. "E’ una tappa importante che si aggiunge al percorso intrapreso negli ultimi mesi per l’ implementazione di aree verdi nel nostro ospedale". La realizzazione del progetto è stata possibile grazie al sostegno di Obi, che in città ha la sua sede amministrativa. "E’ un privilegio partecipare alle iniziative promosse dalla città e in particolare a quelle che si rivolgono ai più giovani", dice Cesare Epinati, direttore generale Obi Italia. "Questo intervento - evidenza Claudio Sarti Presidente Fondazione Ami - è il primo progetto realizzato in ospedale a seguito dell’accordo tra Ami, Asl e Comune per la promozione delle politiche verdi. Migliora l’accoglienza dei bambini in ospedale". "La forestazione urbana fa un altro passo - afferma il sindaco Matteo Biffoni - dopo le scuole, le strutture sanitarie sono un altro luogo dove la presenza del verde è importante: sia per l’aria che respiriamo, che per la qualità di vita di chi negli ospedali lavora o è ricoverato". Presente l’assessore all’Urbanistica Valerio Barberis che ha ricordato l’obiettivo "di piantare un nuovo albero per ogni cittadino". Dal comfort degli spazi esterni a quello degli spazi interni, dove anche nelle ultime 24 ore si sono registrati 69 accessi pediatrici. Sebbene un piano di ampliamento degli spazi a disposizione di Pier Luigi Vasarri, primario di pediatria, e della sua equipe, ci sia come pure i soldi, non è stato ancora possibile attuarlo.

"In questi anni di pandemia abbiamo ridefinito l’ingresso separato dei bambini dagli adulti - spiega Melani - Nelle settimane scorse è stata spostata l’accettazione radiologica al poliambulatorio, mentre è rimasto in un box a parte l’attesa per la risonanza magnetica. Ciò ha permesso di recuperare spazio per l’attesa dei bambini. Ora si dovranno ricollocare i tre ambulatori di otorino". La commistione fra adulti e bimbi in attesa rimane, mentre le sale visita dei piccini sono cinque, di cui una condivisa con otorino. L’ingresso non ha una tettoia per riparare i piccoli dalle intemperie. All’esterno c’è ancora il box del picco della pandemia. Adesso non può essere più usato come spazio visita, ma come sala di attesa.