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Un altro giorno di alta tensione alla TopLine "Impedito l’accesso agli operai in appalto"

Nuovo giorno di tensione per i lavoratori della TopLine, l’azienda di via Ettore Strobino al centro dell’ennesima battaglia dei lavoratori iscritti a Sì Cobas contro la proprietà. "A tutti i dipendenti in appalto della TopLine è stato impedito di entrare in fabbrica per il proprio turno di lavoro, senza alcuna comunicazione preventiva né spiegazione", comunica Luca Toscano, sindacalista dei Cobas. "Questo succede dopo che il gruppo Diddi ha svuotato la fabbrica di molti macchinari. È una rappresaglia contro lavoratori che hanno iniziato lo sciopero degli straordinari dopo aver denunciato turni di 14 ore per 6 giorni la settimana con una paga di 4 euro l’ora", attacca Toscano. Una quindicina di operai della TopLine, azienda specializzata nella finitura dei capi di abbigliamento, aveva deciso di denunciare turni massacranti sull’onda di quanto fatto da alcuni dipendenti della stamperia Texprint in picchetto da cinque mesi davanti all’azienda di via Sabadell. I Cobas da mesi stanno portando avanti una guerra contro lo sfruttamento del lavoro che, a detta loro, avverrebbe sistematicamente in alcune aziende del distretto tessile che impiegano manodopera straniera a basso costo. I lavoratori della TopLine dopo la denuncia avevano iniziato lo sciopero degli straordinari, ma avevano continuato a lavorare. Da ieri, a detta del sindacato, è stato impedito loro di entrare in fabbrica.