Tutti in centro contro la violenza sulle donne

In piazza della Carceri debutta "Io non muoio più": la performance di Rubio ispirata dalle testimonianze pratesi

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Calendario fitto di appuntamenti domani e venerdì per Contemporanea. Ecco in sintesi il cartellone. Domani dalle 18 alle 22 (uno spettatore per volta, 12 turni con partenza ogni 20 minuti) viaggio interattivo tra Manifatture Digitali Cinema e Palazzo Pretorio con Stil Novo: l’italocanadese Daniele Bartolini propone un viaggio nei cambiamenti del mondo occidentale attraverso il Katajjaq, un rituale dell’Artico canadese cantato da due donne Inuit (in replica 23 e 24 settembre, prenotazione obbligatoria). Alle 19 allo spazioK Confessioni di sei personaggi di Caroline Baglioni e Michelangelo Bellani: in anteprima nazionale, si ispira ai Sei personaggi in cerca d’autore di Pirandello e affida a due attrici una riflessione sulla forza dell’immaginazione e sulle sue regole, tra verità e finzione. Alle 21 al Fabbricone Yasmine Hugonnet torna a Contemporanea con Seven winters e fa danzare a sette ballerini i temi del cambiamento e della relazione attraverso il tempo, lo spazio e il gesto. Alle 22.30 al Fabbrichino debutta in prima nazionale Rattenspiel storie di ratti, uno spettacolo di Teatro Elettrodomestico ispirato a Ratto-storie di ratti, che tenta di rendere omaggio ad un autore sconosciuto ai più, drammaturgo incompreso, intellettuale fuori dagli schemi e crudele burattinaio(in replica il 23 settembre alle 19.30 e il 24 alle 17).

Venerdì alle 18 in piazza delle Carceri arriva il regista e drammaturgo argentino Fernando Rubio con il suo progetto Io non muoio più, che riflette attorno alla violenza di genere con una performance costruita grazie alla partecipazione diretta dei cittadini, chiamati da mesi a lasciare la propria testimonianza anonima rispetto a episodi di violenza (in collaborazione con Centro Antiviolenza La Nara, e con il supporto di Cgil, Circoli Arci, Centro salute donna e Lazzerini). La performance si svolgerà all’interno di una struttura cubica trasparente: in una vetrinaabitazione, un gruppo di attrici e attori pratesi vestirà i panni di vittima e carnefice, rendendo manifesto e quindi criticabile, passibile di denuncia ciò che ancora oggi troppo spesso rimane invece nascosto, taciuto, segregato dentro le quattro mura di casa (in replica il 24 settembre alle 18 e il 25 settembre alle 17). Alle 21 al Fabbricone Vincenzo Schino e Marta Bichisao della compagnia Opera Bianco chiamano in causa la figura del clown e le sue molte sfaccettature per affrontare in Jump! il problema del ritmo dell’uomo in dialogo con il ritmo del mondo. Ispirandosi a Buster Keaton, che modifica continuamente il suo corpo e le leggi fisiche che lo riguardano in funzione di una marcia ostinata, sfruttando i disastri per nutrire il ritmo delle sue gag, il lavoro prova a trovare nella danza l’equilibrio necessario continuare a camminare nonostante tutto attorno stia crollando.