Truffa nel parcheggio: "La cassiera la chiama". Scende dall’auto e la borsa sparisce

La vittima, pratese di 70 anni, era appena uscita dal supermercato in via Catani quando è stata avvicinata da una donna ben vestita

La polizia (foto Ansa)

La polizia (foto Ansa)

Prato, 26 aprile 2024 – Truffata , con una scusa banale e in pochi istanti. Derubata della borsa con tutti i suoi effetti personali mentre si trovava nel parcheggio del supermercato di mattina. La brutta avventura è capitata, martedì mattina intorno alle 9,40, a una pratese di 70 anni che, essendosi accorta subito di quello che era successo, ha chiesto l’intervento della polizia. Il trucco usato per raggirarla – sembra – sia stato utilizzato altre volte e in altri parcheggi della città, sempre ai danni di donne di una certa età.

"Avevo appena finito di fare la spesa alla Conad di via Catani – racconta la vittima – e l’avevo appena caricata in auto.Ero pronta a ripartire per andare via quando ho sentito qualcuno che mi bussava al finestrino. Mi sono voltata e ho visto una donna, ben vestita e curata, truccata bene, che mi diceva che la cassiera mi stava chiamando". A quel punto l’anziana ha pensato di aver dimenticato qualcosa alla cassa e così è scesa dalla macchina. "Mi era già capitato di lasciare il bancomat e così ho pensato che, probabilmente, lo avevo dimenticato anche in quel frangente", aggiunge. "Sono scesa dall’auto e mi sono voltata arrivando alla fine della mia auto, una Suzuki, quando mi sono accorta che non c’era nessuno che mi chiamava. Mi sono voltata e di quella donna non c’era più traccia. Sono risalita in auto e ho visto che la mia borsa era sparita", racconta amareggiata. La vittima ha visto le due donne che si allontanavano velocemente.

"Con la scusa della cassiera che mi cercava mi hanno distratto, a quel punto la complice ha aperto lo sportello dalla parte del passeggero e ha arraffato la borsa – racconta ancora –. Ci sono rimasta molto male. Ho subito chiamato la polizia che è arrivata in poco tempo e ho sporto denuncia. Gli agenti mi hanno detto che è successo altre volte e che le scuse usate sono le più disparate: oltre alla cassiera che ti cerca, fingono che ti sia caduta la carta di identità o i soldi. Il malcapitato di turno si volta e loro arraffano le borse dalle macchine".

La signora ha voluto condividere la sua esperienza per mettere in guardia le altre persone e perché "non accada più a nessuno". "E’ successo di mattina, nel parcheggio di un supermercato affollato – spiega – E’ una vergogna. Questa donna aveva un fare gentile, si presentava bene. Non so dire se fosse straniera, non credo, ha detto solo poche parole: ’La cassiera la sta chiamando’. Tanto è bastato per portarmi via i miei effetti personali". Nella borsa c’erano il cellulare, i documenti, il bancomat suo e del marito, pochi spiccioli.

"Adesso io e mio marito non abbiamo neppure un bancomat, ho dovuto bloccare tutte le carte – conclude – Nel telefono tenevo tanti ricordi, foto del matrimonio, della mia casa, dei miei figli. Ho perso tutto. L’ho anche geolocalizzato, si trova sempre nel parcheggio di via Catani. Devono averlo spento subito. Spero che non succeda più a nessuno, ci si sente davvero presi in giro".