
Polizia
Prato, 23 dicembre 2018 - Ancora la scusa dell’acqua contaminata. Purtroppo, un evergreen fra le truffe che hanno mietuto vittime in città e in provincia. Ma sembra funzionare ancora. Questa volta ha essere raggirata da un malfattore senza scrupoli, è stata un’ottantenne che era in casa, a Galciana, con il marito più anziano di lei. La donna ha aperto la porta di casa trovandosi di fronte a un uomo, educato e gentile, che le ha detto di essere un addetto della società dell’acqua.
«C’è un problema di contaminazione, devo fare un controllo – ha detto il balordo con fare sicuro – Devo fare un controllo al contatore dell’acqua ma per fare ciò bisogna che lei metta tutti i gioielli e i soldi nel frigo. Potrebbe essere pericoloso». L’anziana gli ha dato ascolto. Ha chiuso gioielli, soldi e un buono postale dentro una scatola e lo ha messo in frigorifero. L’uomo ha finto di aprire e chiudere una cannella dell’acqua e poi si è congedato dicendo che era tutto a posto. Solo dopo che se ne era andato, l’ottantenne ha scoperto quello che era accaduto: la scatola era sparita. Dentro c’erano gioielli, un buono postale da 10mila euro e 350 euro in contanti. L’anziana ha chiesto aiuto alla polizia e a Galciana è arrivata una volante. per fortuna la coppia stava bene anche se sotto choc per l’accaduto.
La vittima ha fornito una sommaria descrizione del truffatore dicendo che si trattava di un italiano che aveva l’accento meridionale. Subito è partita una battuta di ricerca che ha dato esito negativo. Purtroppo, nel periodo delle feste i truffatori agiscono con più frequenza, usando le scuse più disparate e sapendo di trovare gli anziani soli in casa.