
Il Tribunale di Prato
Prato, 17 luglio 2014 - Avrebbero chiesto anticipi di denaro al credito cooperativo Area Pratese per alcune commesse che dovevano riscuotere, ma poi si facevano pagare dai clienti con versamenti su conti correnti in altri istituti di credito. Con l’accusa di truffa sono finiti a processo due imprenditori pratesi, Marcello Biancalani e Andrea Luca Guarducci, all’epoca dei fatti contestati gestori del lanificio «Coba» adesso fallito, difesi dall’avvocato Michele Nigro. La Banca Area pratese, invece, si è costituita parte civile nel procedimento, assistita dall’avvocato Manuele Ciappi sostituito in aula dall’avvocato Piero Cerruto. Secondo la procura, i due imprenditori avrebbero riscosso due volte le stesse fatture, una volta dalla banca e l’altra dai clienti che saldavano i conti con bonifici in banca. Queste condotte sarebbero andate avanti per circa due anni, tra il 2007 e il 2009. A Biancalani e Guarducci viene contestata una cifra di 270mila euro. I due imprenditori si sono dichiarati in aula estranei ai fatti.
Al centro del processo, che si tiene di fronte al giudice monocratico Napolitano, ci sono alcune fatture presentate da Guarducci e Biancalani alla Banca Area Pratese. Secondo accusa e parte civile, infatti, gli imputati avrebbero presentato una copia della fattura in modo da farsi anticipare dalla banca l’80% della somma che attendevano di riscuotere. L’originale, invece, veniva consegnato al cliente che doveva saldare il tutto. Però, anziché indirizzare il versamento dei soldi all’Area Pratese, chiedevano di farlo su conti correnti di altri istituti. La Banca, quindi, non ha visto tornare indietro i 270mila euro. Il lanificio ha chiuso nel 2010 e la procedura fallimentare al tribunale è ancora aperta. Intanto Guarducci e Biancalani sono finiti a processo dopo la segnalazione fatta della Banca Area Pratese per la mancata riscossione dei soldi anticipati al «Coba». Nella prossima udienza, che si terrà a fine settembre, saranno esaminate alcune fatture «incriminate» in possesso del credito cooperativo per stabilire se sono originali oppure false.
L.N.