Troppi ragazzi lasciano la scuola: Linee educative urbane li aiuta così

Comune, istituti e associazioni si mettono insieme per sostenere i giovani con laboratori creativi, culturali e didattici. Aperto uno spazio in via delle Pleiadi per il doposcuola. Ecco il programma

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Presentato "Linee educative urbane". Comune, istituti scolastici, terzo settore e istituzioni locali fanno rete per aumentare il coinvolgimento di ragazzi e famiglie straniere all’interno delle scuole a fronte di un aumento continuo di casi di abbandono scolastico precoce. Un fenomeno, quello dell’abbandono scolastico, che i soggetti coinvolti si propongono di contrastare attraverso non solo attività di aiuto allo studio dentro la scuola con laboratori di didattica inclusiva, facilitazione linguistica e di "lingua allo studio", ma anche fuori di essa con attività di doposcuola e incontri di orientamento, individuali e collettivi, per la scelta dell’Istituto superiore. Per ogni livello scolastico "Linee educative urbane" , in collaborazione con l’associazione Studialibero, apre infatti le porte di WeMeet: lo spazio d’incontro in via delle Pleiadi 37 aperto dal lunedì al venerdì dalle 15.30 alle 17.30 che, oltre a laboratori creativi e culturali, fornisce gratuitamente supporto scolastico per ogni livello d’istruzione. Tra le attività del doposcuola rientrano allo stesso modo anche i laboratori creativi e musicali organizzati ogni mercoledì e venerdì dalle 16 alle 18 al Circolo Curiel di via Fabio Filzi e le attività ricreative all’oratorio di Sant’Anna tutti i pomeriggi dal lunedì al sabato dalle 15 alle 19 in viale Piave. Quanto agli incontri di orientamento, questi si terranno sempre all’interno dello spazio WeMeet dalle 16 alle 19.30 nei giorni: 29 novembre per il liceo Cicognini-Rodari, il 1 dicembre per l’istituto professionale Datini, il 2 dicembre per il liceo scientifico Copernico e per l’istituto Keynes, il 6 dicembre per il liceo artistico Brunelleschi e infine, il 7 dicembre per l’istituto professionale Marconi e per il liceo classico Cicognini. In fase di lavorazione anche la creazione di una redazione TikTok: un’idea nata dagli studenti che hanno partecipato ai laboratori negli istituti coinvolti, a cura dell’esperta di comunicazione Ilaria Mundula. La serata di presentazione si è conclusa alle 18 tra attività con la creta e di gioco per adulti e bambini, la messa in scena dello spettacolo "Cosa ci fa un circo quasi alla fine dei tempi?" a cura della compagnia teatrale Biribà-Aps-Teatro di Natura e incontri con professioni. Tra questi l’incontro con Ilaria Mundula, che ha premiato il miglior video TikTok prodotto dagli studenti durante i laboratori e quello con la psicologa Alessandra Romito dal titolo "Comunicare: 30 minuti per noi genitori". Alla presentazione del progetto sono intervenuti Tommaso Rindi presidente della cooperativa Pane e Rose, Renza Sanesi presidente fondazione Opera Santa Rita, Luca Storai dell’associazione Studialibero, Emanuela Lucirino dirigente del Mascagni Buricchi, Giuseppe Tito dirigente del comprensivo Don Milani Sem Benelli e Marco Vannini responsabile attività culturali Unicoop Firenze.

Tamara Mancini