Le stoffe toscane del "Trono di spade"

Il distretto pratese e il cinema: un amore che resiste nel segno dei tessuti. Parla Tommaso Gori della Gori Tessuti

Tommaso Gori

Tommaso Gori

Prato, 21 aprile 2019 - "E' proprio guardando i tessuti stoccati nel nostro magazzino che i costumisti più bravi trovano le idee per vestire i personaggi dei film e delle serie tv a cui stanno lavorando. Succede sempre così. Ed è accaduto così anche con Michele Clapton, la stilista responsabile della serie cult Trono di Spade".

Tommaso Gori, della storica azienda di famiglia Gori Tessuti a Calenzano, racconta il processo creativo che porta le stoffe pratesi in giro per il mondo. E ora anche sul set della serie televisiva del momento, di cui è appena iniziata l’ottava stagione su Sky Atlantic. Una fabbrica dei sogni fatta di stoffe, colori e fantasia. "Ormai la nostra collaborazione va avanti da anni – precisa Gori – ed è una grande emozione anche per noi assistere alle puntate della serie e riconoscere i nostri tessuti, che in alcuni casi vengono completamente trasformati per essere adattati al personaggio".

La stessa Clapton ha spiegato, parlando di come le sue scelte stilistiche siano influenzate da tanti fattori, anche dalla particolarità delle stoffe: "Ho deciso di scurire le vesti di Cersei (interpretata da Lena Headey, ndr) e Daenerys (Emilia Clarke) proprio ispirandomi ai colori delle stoffe. Dal cambiamento dei loro mantelli e dai dettagli ‘cuciti’ su loro, si capisce che le due regine diventano ‘guerriere’ nel conflitto perenne dei Sette Regni".

"Anche nell’ultimo periodo abbiamo fornito materiali a molti set cinematografici", aggiunge Tommaso Gori. Che poi ne cita solo alcuni: I Medici, Kingsmen 3, Knightfall, Maleficient, Catch 22, Il Commissario Ricciardi. "I costumisti preferiscono venire in azienda di persona, senza delegare gli assistenti o farsi spedire campioni a scatola chiusa. Vogliono vedere con i loro occhi, anche se devono volare fino a qui dagli Stati Uniti o da Londra. La verità è che entrando in azienda hanno la possibilità di essere ispirati oltre che dai tessuti anche dagli oggetti e dagli arredi. Pensate che alcuni tappeti in pelle sono serviti per costruire le corazze presenti in un film sui Crociati. Insomma, sì: il processo creativo nasce proprio nei nostri magazzini ed è una parte fondamentale del lavoro svolto prima di salire sul set. A volte succede che i costumisti stiano più giorni a osservare centinaia, migliaia di tessuti. Altre volte arrivano con un’idea precisa, ma poi vogliono capire come cade la stoffa e che resa avrà davanti alla macchina da presa. E’ davvero un bellissimo rapporto quello che siamo riusciti a creare con molti di loro".

Forniture hollywoodiane - ormai si sa - anche per la ditta ‘Ob Stock’ di Massimo Bernocchi che recentemente ha lavorato con gli addetti ai costumi del nuovo film degli Avengers, Endgame, a breve nelle sale e del prossimo capitolo di Star Wars, il nono intitolato ‘The Rise of Skywalker’, che uscirà nel dicembre del 2019: "E’ un orgoglio per noi. Per questi film tecnologici ci siamo avvalsi della collaborazione di aziende tessili del distretto specializzate in tessuti hi-tech e performanti. Una alleanza che funziona a meraviglia".