REDAZIONE PRATO

"Trenitalia, così non basta" Prato accanto alla Vallata

L’assessore Leoni torna sui disagi per lo stop alle corse fino a inizio settembre "Le nostre proposte ignorate. I servizi sostitutivi non sono sufficienti" .

"Trenitalia, così non basta" Prato accanto alla Vallata

Lo stop fino a inizio settembre della Direttissima Prato-Bologna non suscita solo i malumori dei sindaci della Vallata, ma anche la presa di posizione del comune di Prato. La giunta Biffoni in questo agosto di cantieri, però, mette anche i lavori fra Pistoia e Montecatini in direzione mare fra gli interventi che arrecano disagi ai pendolari.

"Il tutto unito alle consuete riduzioni di corse estive da e per Firenze – aggiungono dall’amministrazione comunale – che causano, come testimoniano le lettere di reclamo inoltrate per conoscenza al Comune, affollamento su alcune corse e il permanere di ritardi dovuti a motivazioni come “il ritardo nella preparazione del treno“, che per gli utenti risultano ancora più insopportabili se unite agli altri disagi".

Per fare fronte ai due interventi, Trenitalia ha messo in campo servizi sostitutivi su gomma, ma secondo l’assessore Flora Leoni "non si stanno rivelando sufficienti e soddisfacenti né per gli orari programmati, né per i tempi di percorrenza eccessivamente lunghi".

"I problemi di questi giorni erano ampiamente prevedibili e si sarebbe potuto e dovuto provvedere diversamente – dice Leoni –. Ne avevamo parlato lo scorso 12 aprile con Rfi, Trenitalia e la Regione prospettando soluzioni molteplici, ma non c’è stato modo di fare accogliere le nostre proposte. Nella lettera inviata dai sindaci di Prato, Cantagallo, Vaiano, Vernio e del presidente della Provincia, prospettavamo una modifica degli interventi sostitutivi già da giugno 2023, la suddivisione dei lavori in lotti funzionali più dettagliati, l’inserimento nel cronoprogramma dell’adeguamento della stazione di Prato Centrale, fino al potenziamento dell’offerta a partire dalla riattivazione del servizio. Per la Direttissima inoltre, avevamo studiato e proposto un servizio ferroviario di collegamento Prato–Vernio, che sarebbe stato non solo sostenibile, ma anche una sperimentazione utile per il futuro, soprattutto se integrato, a livello di nodi scambio e di tariffe, con il trasporto pubblico locale su gomma".

Richieste che però non sono state recepite. "Crediamo che, nell’ottica del servizio pubblico, si possa e si debba garantire un servizio efficace anche nei momenti di difficoltà e di disagio temporanei – aggiunge –. La garanzia del servizio è fondamentale per far sì che il cittadino scelga il mezzo pubblico al posto di quello privato. Confidiamo che Trenitalia possa fare uno sforzo di miglioramento per il periodo che rimane, ridotto ormai nei tempi e quindi anche nei costi, e che lavori da subito a un miglioramento della situazione complessiva".