Travolta e uccisa sulla strada. La festa di Capodanno si trasforma in tragedia

Cristina Macrellino, di Prato, è morta a soli 31 anni davanti al fidanzato fiorentino

Cristina Macrellino, 31 anni

Cristina Macrellino, 31 anni

Monteriggioni (Siena), 2 gennaio 2020 -  Felici. Due persone semplici, Cristina e il fidanzato. A cui bastava stare vicini per trascorrere un Capodanno indimenticabile. Il primo insieme. Ma su quella gioia si è abbattuta la scure del buio. Quello che avvolgeva l’antica Cassia, nel tratto che da Siena porta a Monteriggioni, circondato dalla campagna. Il buio della tragedia. Cristina Macrellino è stata travolta da una macchina mentre camminava lungo il ciglio della strada insieme al fidanzato. E’ morta davanti ai suoi occhi. Uno choc. Per la giovane, 31 anni, inutile ogni soccorso. Abitava al Soccorso con i genitori.  

«Non si può morire così la sera di San Silvestro, mentre tutti fanno festa", commentavano ieri davanti al Comune di Monteriggioni alcuni residenti. "La Cassia è rimasta chiusa fin quasi alle 23, i carabinieri deviavano il traffico per poter raggiungere ugualmente il Castello di Monteriggioni senza transitare sul luogo dell’incidente. Ci hanno detto solo che era molto grave", aggiungevano altri mentre i pellegrini sciamavano sulla Francigena.  

C’è un percorso, lontano dal traffico, che consente di raggiungere il Castello o, viceversa, di tornare verso il tratto più a valle in totale sicurezza. "Sicuramente non sapevano dell’esistenza di quel tracciato altrimenti lo avrebbero preferito. Molto più sicuro rispetto alla Cassia dove è bene camminare usando la torcia", aggiunge chi conosce bene la zona. Teatro di troppi incidenti.  

Cristina e il fidanzato avevano scelto di attendere l’arrivo del 2020 guardando al futuro in uno degli angoli più belli alle porte della città del Palio. Visitando, in attesa della mezzanotte, la zona sormontata dall’antico castello medievale per il controllo del quale si erano battuti senesi e fiorentini. E che spicca transitando lungo l’Autopalio. Erano le 18,30. Già buio pesto sulla Cassia che s’imbocca scendendo dopo il tour al Castello per tornare verso lo svincolo del Raccordo. Camminavano proprio sul ciglio della strada, Cristina e il suo ragazzo. Nessun marciapiede, solo una piccola striscia d’erba e, a fianco, un muretto.  

Dopo una leggera semicurva, prima di un dosso, il dramma. La Peugeot condotta da un 63enne che vive a Colle Val d’Elsa e che ha un’attività nella zona, l’ha travolta viaggiando nel loro senso di marcia. L’uomo si è fermato subito, senza rendersi conto della gravità dell’accaduto. Disperato, quando ha compreso. Il fidanzato di Cristina davanti alla ragazza, inerme sull’asfalto. Sotto choc. Incapace persino di parlare con gli investigatori. Un uomo distrutto. Poi i soccorsi. L’automedica del 118 e l’ambulanza della Pubblica assistenza da Siena. Tutto inutile. La luce per Cristina si era spenta per sempre. E’ arrivata la polizia municipale di Monteriggioni per i rilievi informando poi il pm Nicola Marini che ha dato il nulla osta alla restituzione alla famiglia del corpo, portato all’obitorio delle Scotte. Nel frattempo i carabinieri collaboravano bloccando il traffico sia da Siena che verso il capoluogo: un via vai continuo visto l’evento di richiamo in Piazza del Campo per aspettare il 2020 e gli appuntamenti in agriturismo e locali della zona.

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