
Transizione digitale e sviluppo sostenibile. C’è il modello Prato
A Prato da tutta Europa per parlare di transizione digitale, sostenibilità, innovazione da applicare alla pubblica amministrazione, ai trasporti pubblici, ai servizi e al mondo del lavoro. Fino a domani è in scena al Centro Pecci la conferenza annuale di Major Cities of Europe, alla quale partecipano 400 delegati provenienti da più di 20 diverse nazioni. Non a caso il titolo dell’edizione 2023 "Un telaio con vista-Tessere il futuro digitale di comunità, città e regioni", porta un richiamo al distretto pratese. Lo scopo è definire priorità, sfide e opportunità dell’innovazione tecnologica davanti alle quali Prato è pronta a presentare il proprio esempio di realtà industriale green del 20esimo secolo. "Quello affrontato è un tema importante per la regione, perché siamo convinti che non si può essere competitivi senza innovazione - interviene l’assessore regionale Stefano Ciuoffo -.Dobbiamo recuperare un grande gap sulla costruzione di reti e sulle banche dati e soprattutto c’è bisogno di colmare la lacuna delle competenze digitali di imprese".
Primo distretto tessile al mondo, con circa 43mila addetti, 7.100 imprese e il 3% della produzione tessile europea, Prato è una delle nove città italiane fra le 100 europee scelte per la missione della Commissione europea ’100 climate-neutral and smart cities’ . La città ha abbracciato la sfida della neutralità climatica e della digitalizzazione con le sue best practice e progetti: Prato circular city, Urban jungle, Forest city e Prato industrial smart accelerator.
Silvia Bini