
Si conclude con il respingimento da parte del Consiglio di Stato l’appello proposto da Mobit nei confronti della sentenza del Tar Toscana del febbraio scorso sul contenzioso della gara del tpl nel lotto unico regionale. I giudici amministrativi d’appello, si spiega, hanno ritenuto i motivi di ricorso in parte "infondati ed in parte inammissibili". I motivi di ricorso rigauradvano essenzialmente gli adeguamenti del corrispettivo per il tempo trascorso oltre agli adeguamenti oggettivi intervenuti sui servizi di trasporto sempre in conseguenza del lungo periodo intercorso rispetto alla presentazione delle offerte a luglio 2015, trattandosi peraltro di modifiche, come mette in rilievo la stessa sentenza, già intervenute in fase del contratto intercorso con i gestori storici del servizio, allora raggruppati in One scarl.
A ciò si è aggiunto l’ulteriore elemento di perturbazione rappresentato dalla pandemia, che ha alterato gli equilibri di tutte le aziende di Tpl, tanto da spingere il governo centrale ad emanare norme e fondi appositi per i mancati ricavi registrati nel periodo emergenziale e di cui tutti i gestori hanno beneficiato. Anche riguardo a tale aspetto il contratto non poteva non tenerne conto con norme specifiche, essendo intervenuta la sua stipula ad agosto 2020.
"Dopo la sentenza del giugno 2021 che ha decretato la legittimità dell’aggiudicazione - ha detto l’assessore alla mobilità e trasporti Stefano Baccelli - , ora un ulteriore passaggio anche su questo aspetto della gara regionale. E finalmente la chiusura di un contenzioso durato 7 anni".
La Regione intanto sta mettendo in campo tutte le possibili azioni con il Concessionario per ripristinare un livello di servizio adeguato alle esigenze delle utenza rispetto alle difficoltà registrate in questi ultimi me’s, essenzialmente legate alla carenza degli autisti.