
"Tipo" entra nelle aziende alluvionate. Nuovo tour tra tradizione e novità
PRATO
C’è tutta la forza di Prato dentro il nuovo programma di Tipo, il progetto di turismo Industriale che lancia una nuova edizione. Il filo conduttore è lo stesso: mettere in mostra il Dna tessile della città, l’archeologia industriale, il riuso degli spazi produttivi, l’affinità all’utilizzo consapevole delle risorse. In campo ci sono le aziende che apriranno le porte ai turisti in via del tutto eccezionale. Non aziende qualsiasi, ma imprese colpite duramente dall’alluvione come la Rifinizione Sirius e il Lanificio Lenzi Egisto che hanno avuto danni per milioni di euro. La forza dei pratesi è quella di non arrendersi, rimboccarsi le maniche e ripartire non solo con la produzione, ma anche come tasselli di una filiera che oltre a produrre eccellenze si fa motore del rilancio del turismo.
Da sabato 27 gennaio tornano le visite guidate di Tipo, una modalità di visita che si aggiunge a quella sempre disponibile grazie all’app Tipo, che permette di scegliere il proprio itinerario e di visitare il patrimonio industriale pratese tutto l’anno.
"Siamo soddisfatti per la nuova programmazione 2024 – afferma Gabriele Bosi, assessore al turismo –. I nuovi appuntamenti dimostrano la vitalità di un progetto importante per l’àmbito turistico pratese e che viene studiato come buona pratica oltre ad aver ottenuto un finanziamento europeo da 600mila euro che ci darà la possibilità di applicare la realtà aumentata al progetto. Quest’anno concluderemo la programmazione con la seconda edizione del Festival di Tipo dal 12 al 14 aprile che sarà una nuova occasione per confrontarci". Partner da sempre il Museo del Tessuto: "Collaboriamo con entusiasmo a questa nuova serie di eventi di Tipo, che negli ultimi anni si è distinto per originalità nel panorama del turismo esperienziale toscano e italiano, incontrando l’attenzione sia degli utenti che degli operatori – commenta Filippo Guarini, direttore del Museo del Tessuto –. Il programma di gennaio marzo 2024 torna a toccare temi strategici del nostro territorio tra sostenibilità, rigenerazione urbana e tessuti innovativi".
Il primo appuntamento da segnare in calendario è sabato 27 gennaio, dalle 15 alle 18 ’Green & social, tessuti rigenerati per un nuovo mondo’, protagoniste Nova Fides, Tessitura Paola, Victory Café. Ritrovo alla Nova Fides, via Bisenzio 88, Montemurlo visita al lanificio e al reparto di tessitura, alla scoperta dei progetti sociali e di economia circolare dell’azienda. Al Victory Café, tra telai meccanici e antichi macchinari, visita al prezioso archivio di curiosità tessili e reperti industriali, accensione del telaio meccanico a navetta.
Sabato 24 febbraio, dalle 15 alle 18 ’Ex Fabrica: rigenerazione urbana fra creatività e design’, vidita all’ex Lanificio Canovai, Camera di Commercio e Tribeca design. Dal racconto dell’ex lanificio Orindo Canovai e del suo nuovo progetto di recupero, si passa a visitare uno dei più straordinari esempi di rigenerazione urbana di edifici tessili, l’attuale Camera di Commercio e i suoi spazi pubblici (biblioteca, auditorium, corte interna), frutto di un importante concorso di idee. Si prosegue nella zona del Soccorso fino dove sorgeva il lanificio La Romita (location di ’Giovanna’ di Gillo Pontecorvo) per visitare la realtà di oggi: Tribeca, fucina creativa di oggettistica e interior design con il titolare Raffaele Scognamiglio (nella foto piccola in alto)
Sabato 23 marzo, dalle 15 alle 18 ’Nella culla del tessile: tessuti nobili e hi-tech all’ombra di secolari ciminiere’. Protatgonisti la Rifinizione Sirius, Lanificio Lenzi Egisto. Sulle sponde del Bisenzio, Sirius è insediata all’interno del villaggio fabbrica de La Briglia che a fine Ottocento Beniamino Forti costruì intorno al suo lanificio a ciclo completo.
Nel complesso di archeologia industriale di Gabolana a Vaiano, su cui domina la ciminiera del 1890, si trova invece la Lenzi Egisto, azienda con oltre 120 anni di storia. Partita con il tradizionale cardato riciclato, Lenzi oggi è leader nelle produzioni hi-tech.
"Da Prato a Montemurlo e alla Val di Bisenzio – dichiara Luisa Ciardi, archeologa industriale della Fondazione Cdse –. Il programma è molto variegato, ed è un viaggio tra l’archeologia industriale e le più moderne tecnologie tessili". Iscrizioni da giovedì sul sito di Pratoturismo e del Museo del tessuto.
Silvia Bini