
Terza corsia dell’A11: ora ci siamo "Peretola-Prato, pronti a partire"
"Siamo pronti a partire sull’A11, quindi sulla riqualificazione della Peretola-Pistoia, in particolar modo con il primo lotto, Peretola-Prato, per il quale stiamo già predisponendo il campo base a Prato ovest". E’ l’annuncio dell’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, Roberto Tomasi, ieri protagonista assieme al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini e al governatore della Toscana, Eugenio Giani, del sopralluogo al cantiere del lotto 2 del tratto dell’A1 Firenze Sud-Incisa. Tomasi, dopo le indiscrezioni degli scorsi mesi che volevano il progetto già appaltato e al vaglio del Consiglio superiore dei lavori pubblici, ha fugato ogni dubbio sul fatto che la terza corsia dell’A11 fra Firenze, Prato e Pistoia si farà. E il cantiere sembrerebbe imminente. "Vogliamo avviare tre grandissime opere per il territorio toscano – aggiunge Tomasi -, con le quali stiamo lavorando col ministero delle Infrastrutture e col ministro Salvini". Una delle tre è proprio la terza corsa dell’A11, sulla quale da Autostrade spiega di "avere voluto anticipare le prime attività, il cosiddetto ‘Lotto 0’, con l’obiettivo di entrare nel pieno della fase realizzativa dei progetti una volta completato l’iter autorizzativo". Di fatto Autostrade conferma che le attività di espropri, bonifiche e tutto ciò che è propedeutico all’intervento è stato già realizzato. Ora mancano da ottenere i via libera burocratici. Il primo lotto a partire sarà quello fra Peretola e Prato Est. Si tratta di un cantiere che si estende per 9 chilometri, e che dovrebbe finalmente porre fine alle interminabili file in entrata e in uscita da Firenze, risolvendo anche il nodo di Peretola. I lavori sono già stati appaltati alla Pavimental, si è invece in ritardo sul fronte ministeriale rispetto alla previsione di febbraiomarzo per dare il via libera definitivo al progetto. Tanto che le modalità operative del cantiere, cioè eventuali chiusure di porzioni di corsia o deviazioni, saranno comunicate solo nelle prossime settimane, a lavori imminenti.
Più lungo invece il percorso per il secondo lotto, quello da Prato fino a Pistoia. Il progetto è stato già sottoposto al ministero, con annesso adeguamento del quadro economico dell’intervento, ma adesso ci sarà da attendere tutto l’iter al Consiglio superiore dei lavori pubblici che non si annuncia brevissimo. Una volta ottenuto il via libera burocratico, allora Autostrade potrà procedere con la gara d’appalto e a seguire con l’inizio del cantiere. Il progetto di investimento sull’A11 costerà in totale 600 milioni di euro, concludendosi dopo 40 mesi di lavori. In questo investimento rientrano anche le opere di compensazione previste dall’accordo con Regione ed enti locali. Per Prato ricordiamo esserci il raddoppio del Ponte Lama, nodo del traffico lungo la declassata in direzione Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino al mattino e verso Prato il pomeriggio. E poi gli adeguamenti di vari cavalcavia sopra l’A11 in zona Badie, Cafaggio e Macrolotto 2, e nuove barriere antirumore invocate da residenti e comitati, che tra l’altro hanno presentato anche uno specifico esposto contro l’opera. Il piano di potenziamento della rete gestita da Autostrade per l’Italia in Toscana ammonterà complessivamente a 7 miliardi di euro, di cui 4 già spesi. E porterà all’ampliamento tra Firenze Sud e Incisa, poi del tratto dell’A1 fra Incisa e Valdarno e infine alla riqualificazione delle carreggiate esistenti della A1 tra Barberino e Firenze Nord in direzione nord..
Sdb