Tari, cartelle esattoriali per 70mila euro

Trasmessa al Comune la lista dei mancati pagamenti del 2016. Le sanzioni partiranno a inizio maggio con la fine del Milleproroghe

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Evasione della Tari, il Comune di Carmignano deve recuperare 70.000 euro del 2016. Alia il primo aprile scorso ha trasmesso al Comune la lista dei mancati pagamenti per la formazione del ruolo e per attivare le procedure della riscossione coattiva. Il Comune di Carmignano ogni anno è alle prese con una evasione della Tari piuttosto alta e il sistema di riscossione prevede più passaggi dettati sia dalla necessità di interrompere la prescrizione sia dalle indicazioni dei decreti. Con l’esplosione della pandemia dallo scorso anno il Governo ha stabilito il blocco dell’invio delle cartelle esattoriali in generale ma questo non significa (salvo provvedimenti specifici) che non verrà il giorno di pagarle. A fine 2020 il Comune aveva già conteggiato cartelle Tari e Tares da inviare per 100.000 euro relative sempre agli ultimi cinque anni. Sono già state affidate alla Sori queste cartelle: Tari del 2015-2016 per 56.728 euro non pagata; Tares del 2013 (già notificata nel 2018) per 23.254 euro e Tares del 2014 (notificata nel 2019) per 22.432 euro. La Tares (tributo comunale sui rifiuti e sui servizi) è la precedente denominazione della Tari, entrata in vigore dal 1° gennaio 2014. A questi pacchetti di cartelle si aggiunge la seconda parte delle cartelle evase nel 2016.

Il blocco dell’invio delle cartelle, stabilito dal decreto Milleproroghe, è fissato al 30 aprile e dopo quella data Sori farà partire le cartelle. A Carmignano una buona percentuale di Tari non pagata è riconducibile soprattutto ad aziende chiuse e con titolari di cui si sono perse le tracce ma ci sono anche utenze domestiche. Nel bilancio di previsione 20212023 di Carmignano non sono previsti aumenti per le tassazioni in generale (addizionale Irpef, Imu, imposta sulla pubblicità, Tosap) e per i servizi a domanda individuale ma il capitolo Tari è ancora incerto. Per le utenze domestiche è stato posticipato in di tre mesi il pagamento dell’acconto e del saldo Tari per il 2021 (fine luglio e fine dicembre) e per le imprese è possibile pagare in 5 rate. Sull’eventuale aumento l’Ato Toscana Centro aveva annunciato dei ritocchi verso l’alto alle tariffe e i Comuni avevano espresso parere negativo anche perchè la raccolta differenziata è in crescita ovunque. Oltre a questo c’è il ricorso al Tar di Alia contro l’Ato per il differenziale da pagare. Cosa succederà? Le prossime settimane saranno decisive.

M. Serena Quercioli