
di Sara Bessi
Al via i tamponi rapidi antigenici per la ricerca del Covid 19 alla Casa della salute Prato centro, operativa dal novembre scorso, gestiti dai medici di medicina generale afferenti alla aggregazione funzionale territoriale coordinata dal dottor Santini. Sono 35 in tutto i curanti di base coinvolti nell’attività, 14 dei quali svolgono l’ambulatorio nella sede della Casa della salute di via Fra’ Bartolomeo 48.
I medici si sono attrezzati adeguatamente allestendo per il servizio una tensostruttura nello spazio esterno di pertinenza della area sanitaria: i cittadini che dovranno, su richiesta del medico curante, sottorporsi a tampone rapido antigenico avranno un percorso dedicato di accesso, accettazione ed uscita differenziati così che non ci siano possibilità di incontro con altri utenti dei servizi della Casa della salute. Ieri pomeriggio sono stati eseguiti una prima decina di test a pazienti che accedono all’esame a piedi. C’è un’apposita segreteria interna alla Casa della salute che prende gli appuntamenti, a seguito dell’invio della richiesta del medico.
Ricordiamo che i tamponi rapidi antigenici possono essere prescritti dai medici e dai pediatri di famiglia a seguito di un accordo aziendale e regionale siglato con le rappresentanze sindacali. E tali test sono destinati a due categorie di assistiti con caratteristiche precise: a chi è arrivato a termine dei 10 giorni di isolamento per un contatto stretto e ai pazienti sospetti di aver avuto un contatto stretto. L’accordo ha lasciato libera scelta ai medici su come organizzare questo servizio che rendono alla sanità pubblica e afavore della collettività.
"Non posso che ringraziare i medici che hanno saputo organizzarsi e hanno saputo dare una risposta alla urgenza manifestata dalla regione e dall’Asl", commenta Alessandro Benelli, segretario della federazione medici di medicina generale di Prato e uno dei medici con ambulatorio alla Casa della salute. I test vengono eseguiti da un infermiere o anche dallo stesso medico di famiglia che ha prescritto il tampone al proprio assistito.
I 35 medici seguono una procedura molto precisa. La refertazione del tampone spetta al medico curante, al quale viene inviata una fotografia della cosiddetta "saponetta", ovvero la provetta in cui si legge l’esito del prelievo. E’ il curante che studia il risultato, lo comunica al paziente oppure lo inserisce nella apposita piattaforma regionale nel caso in cui il risultato sia positivo, prescrivendo ulteriore accertamento molecolare al paziente. Già per oggi in via Fra’ Bartolemeo ci sono altri dieci appuntamenti.
"A Prato, al momento, si hanno due punti attivi per l’esecuzione dei tamponi rapidi antigenici eseguiti dai medici di famiglia: alla Casa della salute e negli spazi drive through del Giovannini – ricorda Alessandro Pecchioli, direttore servizi sanitari e cure primarie dell’Asl Toscana centro, a cui spetta la supervisione dell’attività mentre la regia alla medicina generale – presto ce ne sarà un terzo a cura di un’altra aggregazione di medici di famiglia in via Pistoiese. Anche il resto del territorio provinciale si sta attrezzando". Infatti, per esempio da lunedì sono partiti anche i medici di Montemurlo che si sono appoggiati alla Misericordia che ha messo a disposizione una tensostruttura (test il lunedì e il giovendì pomeriggio). A Poggio a Caiano è stato attivato dal 6 dicembre il drive through in convenzione con Asl per i tamponi molecolari e con la funzione di supporto ai medici di base per test rapidi antigenici nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 11. Organizzazione in corso anche per avviare il servizio di tamponi rapidi da parte dei medici di famiglia in Vallata, sia a Vaiano che a Vernio con la disponibilità logistica delle amministrazioni comunali, e a Carmignano.