
T-Red ancora nel mirino "Boom di multe causato da un sistema ingiusto"
Un metro e venti centimetri oltre la linea di arresto. E’ la misura che fa scattare la multa per gli automobilisti che non rispettano, col semaforo rosso, la linea di stop. Durante un sopralluogo all’Urp della polizia municipale da parte della commissione comunale mobilità, gli agenti del comando hanno spiegato il metro usato per elevare le sanzioni col T-Red, cioè gli apparecchi in dotazione che rilevano, appunto, il superamento della linea d’arresto con semaforo rosso facendo scattare la sanzione. Multe al centro di una polemica sollevata la scorsa settimana dalla Lega, con tanto di volantinaggio all’angolo fra via Ferrucci, via Valentini e via Tacca. Nei primi tre mesi dell’anno le sanzioni per invasione delle strisce pedonali sono state ben 1812, per un importo potenziale di 82.000 euro, con una media di 20 verbali al giorno. Si tratta di 70 multe in più, nel complesso, rispetto al primo trimestre 2022.
"Gli operatori della polizia municipale ci hanno mostrato il funzionamento delle telecamere che, oltre a controllare chi si rispetti il rosso, colpiscono anche chi non crea disturbo o pericolo, ovvero chi oltrepassa, anche di poco, la linea di stop – commenta il capogruppo in Comune della Lega, Daniele Spada –. Ci è stato spiegato che vengono sanzionati i veicoli che superano lo stop di un metro e venti centimetri. Ma perché proprio un metro e venti e non un metro, oppure due? E con quale approssimazione operano le telecamere?". Spada sul tema ha presentato una specifica interrogazione in consiglio comunale, spiegando di essere al fianco dei cittadini contro "un sistema iniquo e vessatorio, che penalizza anche gli automobilisti responsabili. Voglio sapere anche quali strumenti hanno gli operatori per misurare la distanza esatta del superamento della striscia d’arresto – insiste Spada –. E poi voglio sapere quale riscontro trova nel Codice della strada la misura adottata dal Comune, che così a prima vista sembra del tutto arbitraria".
L’ultimo tema è quello della segnaletica: "I cartelli che segnalano la telecamera devono essere posti nell’immediatezza del semaforo, non solo a 100 e 150 metri di distanza. Il Comune dice che non può chiudere un occhio e che deve essere fiscale. Ma in realtà sotto il metro e venti di occhi se ne chiudono addirittura due".
Sdb