Superati i 50.000 contagi I ricoveri Covid sono 178

Ma il 30% dei pazienti è arrivato al Santo Stefano con altre patologie. La direttrice: "Numeri impattanti". Altri tre morti di 64, 81 e 94 anni

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Resta intorno al 30% la percentuale dei ricoveri di pazienti risultati positivi al Covid, ricorsi all’ospedale Santo Stefano per altre patologie. "Il dato è ormai costante da qualche settimana", conferma Sara Melani, direttrice del presidio ospedaliero di Galciana. "Chi viene scoperto positivo quando arriva in ospedale per altre patologie viene assistito dallo specialista del caso, ma è comunque ricoverato nel setting Covid". Per Melani si tratta di un fenomeno che rifflette tutto sommato l’andamento dell’epidemia. "Si tratta di persone che non si sarebbero fatte il test o al massimo lo avrebbero fatto solamente nel caso in cui fossero venute a contatto con positivi o avessero mostrati sintomi particolari. Certamente si tratta di numeri impattanti per quanto riguarda il ricovero in area Covid. Se queste persone avessero scoperto di aver contratto l’infezione, senza per esempio dove ricorrere all’ospedale per un evento acuto, come una colica o la frattura di un braccio o di una gamba, sarebbero rimaste tranquillamente in isolamento nelle loro case". Anche così si spiegano gli alti numeri che fotografano l’occupazione dei posti letto in area Covid, cresciuta ieri di sei unità, passando dai 79 di giovedì a 85, mentre diminuiscono invece i degenti in terapia intensiva, passati da 11 a 9. I ricoveri nelle cure intermedie Covid rimangono inalterati con 44 pazienti presenti nella rsa La Melagrana e crescono di una unità all’ex Creaf (Centro Pegasi) con 40 degenti. Il totale dei ricoverati nelle strutture sanitarie della provincia è quindi di 178. E non si fermano nemmeno i numeri delle vittime, che ieri sono state tre. Si tratta di tre uomini pratesi, morti mentre erano ricoverati all’ospedale Santo Stefano: avevano rispettivamente 64, 81 e 94 anni. Il totale dei decessi da Covid sale così a Prato a quota 693. Gli ultimi tre decessi rientrano nei 34 registrati ieri in Toscana, con un’età media di 82,7 anni. La diffusione della variante Omicron fa balzare i contagi - dallo scoppio della pandemia - oltre la soglia dei 50mila, precisamente 50.788. Sempre a Prato, ieri i nuovi casi positivi emersi dai tamponi eseguiti sono 793. Finalmente la provincia ha però ceduto il primato di provincia toscana con il tasso di notifica più alto, superata da a Firenze, che risulta avere 19.334 casi per centomila abitanti, seguita appunto dalla città laniera con 19.146 casi per centomila abitanti per finire con Pistoia con 18.973 casi per centomila abitanti.

Sara Bessi