
Studenti in prima linea. Forum, ospiti e cultura . Il Copernico è un’Agorà
Il Copernico torna in piazza con l’edizione 2024 dell’Agorà, tradizionale appuntamento del liceo scientifico e linguistico che fino a venerdì impegnerà gli oltre 1200 studenti in conferenze, forum e dibattiti. Ieri ad aprire la kermesse l’appuntamento con la Toscana delle Donne, il progetto ideato dalla capo di gabinetto della Regione, Cristina Manetti per fare un focus sulla libertà delle donne. Oggi ci sarà il portavoce del presidente della Regione, Bernard Dika, che porterà i giovani in un viaggio alla scoperta dei propri sogni. A seguire spazio a Walter Bernardi, esperto di Curzio Malaparte. Leonardo Massai, consulente internazionale clima, membro comitato internazionale per il Protocollo di Kyoto affronterà il tema della lotta ai cambiamenti climatici. Domani verrà toccato il tema della disabilità attraverso testimonianze dirette nell’ambito dell’incontro "A me non è successo mai: storie di padri e disabilità".
A me non è successo mai è una canzone di Luca Durgoni e titolo dell’omonimo libro, ma soprattutto un testo corale, in cui Francesco Cannadoro, Luca Trapanese e altri sei padri uniscono le voci per parlare di disabilità e regalare idee, esperienze e speranze. Per gli appassionati di scienza approfondimento sulla fisica dell’orbita con l’intervento a cura del professor Lorenzo Bigagli, ricercatore del Cnr, ingegnere pratese nel team della missione spaziale Sbudnic. E ancora tanti appuntamenti tra sport, sociale, ambiente e giornalismo. Interverranno Matteo Berti, giornalista di Canale 5 che parlerà di sogni e speranze, Enzo Bucchioni giornalista sportivo con un excursus sul talento e la carriera di Gigi Riva.
Quattro giorni di appuntamenti di spessore organizzati dai ragazzi del liceo con la supervisione del dirigente Stefano Gestri e della professoressa Alessandra Di Bella. Un appuntamento di crescita che il Copernico porta avanti ormai da anni: "Gli studenti partecipano attivamente ai forum, si interessano fanno domande - spiega la docente -. Quello della Agorà è un modo per fare ragazzi autogestione controllata, da loro passa tutta l’organizzazione: dall’allestimento degli spazi, la sorveglianza, il comitato foto, l’accoglienza. Al termine di ogni giornata sistemano e rimettono gli ambienti per il giorno successivo. Un’opportunità per essere protagonisti all’interno della scuola. Riteniamo che serva molta organizzazione e responsabilità per questo si tratta di un momento di crescita e molto formativo".
Silvia Bini