REDAZIONE PRATO

Stangata Imu dopo 6 anni "Così sanzioni gonfiate"

La protesta di un lettore: "Ho accumulato inutilmente 600 euro di multa"

Una stangata da duemila euro a seguito di accertamenti Imu risalenti a 2017, 2018 e 2019. E’ la brutta sorpresa con la quale deve fare i conti una famiglia pratese, che nella cassetta della posta si è ritrovata nei giorni scorsi la lettera di Sori che fra importo da recuperare e sanzioni chiede un pagamento superiore ai 2.000 euro, appunto, per rimettersi in pari con i versamenti Imu. Una vera e propria stangata per la famiglia di Alberto Alfredo Coveri che ha deciso di rivolgersi a La Nazione per sottolineare i paradossi del sistema. "Noi abbiamo sempre pagato puntualmente – racconta –. L’importo dell’Imu non viene inviato dal Comune o dalla stessa Sori, bensì viene stimato dal nostro commercialista di fiducia. Noi abbiamo pagato quanto ci era stato detto di pagare e poi sei anni dopo Sori viene a dirci che non va bene. Ma che sistema è? Noi vogliamo pagare quanto ci spetta, ma perché costringerci a versare oltre 600 euro di sanzioni?".

Di fatto, al netto dell’eventuale ricorso, la famiglia Coveri protesta per la mancata puntuale contestazione anno dopo anno delle cifre erroneamente non versate. Un ritardo che ha fatto accumulare semestre dopo semestre le sanzioni previste dalla legge.

"Sori contesta a me e a mia moglie un pagamento inferiore di circa 100 euro ogni semestre rispetto a quanto avremmo dovuto versare – prosegue Coveri –. E’ facile rendersi conto che una storia che si sarebbe potuta subito concludere col pagamento di 200 euro in più, è stata invece trascinata per sei anni, facendo scattare sanzioni per oltre 600 euro? Ma chi li ha duemila euro da pagare tutti insieme? Fra pensioni sempre più svalutate e bollette di luce e gas sempre più care, come pensano di mandare accertamenti così pesanti nelle case dei pratesi?".

La storia della famiglia Coveri riporta d’attualità tutta l’attività che è in corso di svolgimento da parte di Sori. La società di riscossione in queste settimane sta effettuando una serie di accertamenti su tre tipologie di Imu: quella pagata parzialmente, quella non versata in quanto il cittadino ha auto-dichiarato di essere esente oppure quella evasa completamente. Si tratta di moltissimi accertamenti che si concentrano soprattutto su 2017, 2018 e 2019, cioè gli anni per i quali si avvicina la prescrizione.

"Perché impiegare sei anni per un accertamento? – si domanda Coveri –. Per non parlare del fatto che adesso temo per le annualità 2020 e 2021. Il sistema così non funziona affatto e a rimetterci sono come sempre i cittadini". Oltre agli accertamenti sull’Imu, Sori sta portando avanti anche tutte le cartelle esattoriali sulla Tari, con le relative ingiunzioni di pagamento. Anche sulle multe per violazioni al codice della strada è in corso un lavoro importante su migliaia di atti fra accertamenti e ingiunzioni di pagamento.

Il trend dei versamenti anche post pandemia è rimasto stabile. L’Imu viene pagata da oltre il 90% dei pratesi, la Tari si attesta sul 70% di pagamenti, mentre le multe hanno una percentuale di evasione in prima battuta che sfiora il 50%.

Stefano De Biase