
Le oltre 500 società sportive della provincia di Prato saranno equiparate alle piccole e medie imprese nella richiesta di finanziamenti per superare la crisi di liquidità derivante dal post Covid. Il risultato, che naturalmente vale per tutta Italia, è stato ottenuto grazie all’approvazione di un emendamento alla Camera, all’interno del decreto Rilancio, che ha visto fin dall’inizio l’impegno bipartisan delle forze politiche e del Coni, dal deputato Silli fino a Giacomelli e all’ex sottosegretario Lotti. Di fatto le società iscritte al registro Coni, fra federazioni, enti di promozione sportiva e discipline associate, potranno chiedere l’accesso al credito fino a 30mila euro avendo la garanzia al 100% dello Stato. Senza questo emendamento le società sportive avrebbero dovuto presentare loro stesse delle garanzie a copertura del finanziamento, rendendo più complessa la trafila burocratica. I fondi erogati naturalmente variano in base ai bilanci delle società: chi ha un esercizio finanziario superiore ai 100mila euro potrà richiedere l’importo massimo del prestito (30mila euro), chi invece ha un bilancio di 50mila euro potrà ottenere circa 15mila euro.
"Per Prato è una vittoria epocale, direi quasi inattesa – spiega il delegato provinciale del Coni, Massimo Taiti – Fin dall’8 aprile ci siamo mossi assieme ai parlamentari dell’area pratese per fare in modo che le società sportive fossero equiparate alle piccole e medie imprese. Questa battaglia partita da Prato è stata poi rilanciata da varie province fino ad arrivare all’approvazione dell’emendamento alla Camera. Questa è la dimostrazione che i risultati si ottengono quando si gioca di squadra". Per dare la misura della portata dell’emendamento basta guardare il solo mondo del calcio: alla richiesta di manifestazione di interesse sul prestito, promossa dalla Figc, avevano risposto positivamente circa 30 società del nostro territorio. Molte poi hanno preso strade diverse fra finanziamenti del Credito Sportivo e liquidità garantita direttamente dalle banche di fiducia, ma resta il fatto che adesso c’è una possibilità in più per superare la crisi di liquidità.
"Si parla di centinaia e centinaia di milioni di euro garantiti dallo Stato – aggiunge Taiti – Che si vanno a sommare ai circa 300 milioni messi a disposizione dal Credito Sportivo fino a esaurimento dei fondi. Credo che avere ottenuto questo risultato possa rappresentare un vero fiore all’occhiello per Prato". Al di là del risultato ottenuto, resta comunque la preoccupazione per la tenuta del mondo sportivo fra ritardi nel via libera agli sport di contatto e incassi azzerati da mesi.
re.po.