
Diventare motociclista professionista a 41 anni ed entrare in un Team. Il sogno di quando era un ragazzino è diventato realtà nonostante i tanti infortuni e per ultimo pure il Covid.
E’ la storia di Simone Andreoli, titolare della carrozzeria "La Poggese" a Poggio a Caiano, che dall’età di 16 anni pratica il motocross e quest’anno è stato chiamato a far parte del Team Maddena Action Sport di Calenzano che conta 4 motociclisti. Lunedì scorso, per Pasquetta, ha vinto la gara di motocross categoria 450 a Chiusdino dove correvano 20 motociclisti.
In media nelle gare di motocross i partecipanti sono circa 40. "Da ragazzo – racconta Simone – abitavo a Sesto Fiorentino e giocavo a calcio, a 16 anni sono entrato come apprendista in una carrozzeria e ho deciso che quello sarebbe stato il mio lavoro. In parallelo, è iniziata la passione per il motocross. Dal 1996 al 2004 ho gareggiato singolarmente e nel 2004 ho vinto il campionato toscano. Poi mi sono fermato anche perché avevo il lavoro da seguire".
Simone nel 2007 ha deciso di fare un altro grande salto, rilevando la carrozzeria in via Melani, fondata nel 1979, e poi ha messo su famiglia: è sposato con Elena Nardi e hanno tre figli maschi di 8, 4 anni e l’ultimo di soli 4 mesi. Tutta la famiglia e gli amici l’hanno sempre sostenuto. "Nel 2014 – prosegue – avevo acquistato una moto da strada e andai ad Arezzo dove si svolgeva una gara e da lì si è riaccesa la voglia di riprovarci. Il motocross è uno sport di fatica, di acrobazie, di corse su piste, di buche da saltare, non va confuso con l’enduro e il peso della moto è sotto i 100 kg. Una pista di allenamento è a Faenza e lì ho incontrato spesso Valentino Rossi e Andrea Dovizioso ad allenarsi proprio con le moto da cross per le aumentare la resistenza quando poi sono in gara di motociclismo.
La sorpresa di quest’anno è stata la chiamata da parte del Team Maddena Action di Elena Collini: a 41 anni entrare nel giro dei professionisti è una grande soddisfazione. Ho avuto tanti infortuni negli anni, poi un brutto Covid ma non bisogna mollare". Simone custodisce le moto in officina e ad ogni rientro c’è l’operazione pulizia con la rimozione del fango e tirare tutto a lucido: un lavoro certosino ripagato dalle gare.
M. Serena Quercioli