REDAZIONE PRATO

Sigarette di contrabbando Scatta il maxi sequestro

Tolto dal mercato mezzo quintale fra stecche e pacchetti importati dall’estero. Scoperti anche farmaci contro il Covid non autorizzati. Denunciata una donna.

Sigarette di contrabbando Scatta il maxi sequestro

Sigarette di contrabbando ma anche medicine contro il Covid. Vendeva un po’ di tutto – ma senza nessuna autorizzazione – una donna cinese di 44 anni che è stata scoperta e denunciata dalla Guardia di finanza di Prato. Un colpo al commercio illegale di prodotti che necessitano di controllo in quanto potenzialmente nocivi per la salute umana. Le fiamme gialle pratesi, nell’ambito delle attività mirate al controllo economico-finanziario del distretto industriale, negli ultimi giorni, insieme alla polizia municipale, hanno così focalizzato l’attenzione sul commercio di sigarette di contrabbando. L’operazione, chiamata "No smoking", è partita da una serie di indizi raccolti nel corso di altre attività di controllo economico del territorio. Le indagini hanno avuto come finalità quella di risalire alla filiera della commercializzazione dei prodotti privi di sigillo, attraverso numerosi servizi di pedinamento e osservazione, incrociando e sviluppando dati ed elementi acquisiti attraverso la consultazione delle banche dati. Durante le indagini, è stata individuata una abitazione dove i finanziari sospettavano potessero essere stoccati i prodotti di contrabbando. E’ stata inoltre intercettata una donna di 44 anni che usciva dalla propria abitazione nascondendo alcune stecche di sigarette in due buste. Immediato è stato l’intervento degli operatori che, dopo i controlli, hanno constatato l’irregolarità dei prodotti.

La perquisizione domiciliare ha poi confermato i sospetti: i militari hanno trovato enormi quantitativi di tabacchi lavorati esteri. Le ricerche hanno permesso di rinvenire oltre mezzo quintale di sigarette, contenute in stecche e singoli pacchetti tutti privi del sigillo dei Monopoli di Stato e quindi introdotte sul territorio nazionale illegalmente. La donna è stata segnalata alla Procura della Repubblica, mentre i tabacchi lavorati esteri – 225 stecche e oltre 2300 pacchetti sfusi, tutti privi del sigillo di Monopolio – sono stati sequestrati. Inoltre, dalla perquisizione della casa della donna, sono state rinvenute oltre 200 confezioni di farmaci, nascosti in vani di difficile individuazione, per la cui somministrazione è necessaria la prescrizione medica. Tra questi erano presenti pasticche usate in caso di complicanze polmonari dei pazienti affetti da Covid oltre ad antibiotici che avevano il principio attivo dell’"Amoxicillina". La donna è stata denunciata anche per esercizio abusivo della professione e per aver immesso in commercio medicinali senza l’autorizzazione Aifa o altra autorizzazione comunitaria.