Se l’opera lirica non è soltanto arte della voce

Domani al Politeama l’esibizione di sei cantanti protagonisti di un bel percorso di formazione musicale

"Voce in teatro". Da otto anni l’associazione Pratolirica riesce a dare vita a un appuntamento di formazione musicale intorno all’opera lirica che coinvolge un gruppo di docenti di affermata professionalità che con la partecipazione di selezionate voci di giovani cantanti, nell’arco di una settimana, sperimenta sul palcoscenico del Politeama le varie discipline che integrano il meraviglioso mondo del teatro d’opera. E’ un progetto di cui ormai si dotano i più importanti palcoscenici lirici del mondo, perché nel nostro tempo l’opera è uno spettacolo non più di solo voci, ma di competenze legate alla contemporaneità. Per chi voglia intraprendere una carriera nel mondo del teatro musicale, importante è la voce e il suo sapiente uso tecnico; ma combinata con altrettante discipline come la conoscenza di stili vocali e repertori, l’espressività del corpo e l’aderenza musicale e drammaturgica al personaggio. Da questo nasce l’idea di proporre un corso full-immersion in cui le diverse problematiche siano affrontate in maniera specialistica e contemporaneamente. "Voce in teatro" è il titolo di questa esperienza che a Prato quest’anno è cominciata l’11 settembre e che giovedì 15 alle 21 al Politeama Pratese ( ingresso gratuito) aprirà il sipario a sei cantanti lirici provenienti da varie parti d’Italia (in passato la nostra città ha ospitato molti stranieri affermatisi poi nel mondo). Sono giovani che hanno studiato in Conservatori diversi: Camilla Console (soprano dalle Marche), Enrica Musto (soprano, Avellino), Lavinia Ottolini (soprano, Frosinone), Gaia Ridolfi (mezzosoprano, Roma), Luca Tripardelli (tenore, Pesaro), Federico Vita (tenore, Roma). Per vocalità, stile e repertorio Anna Vandi del Conservatorio di Pesaro, per analisi del testo vocale e delle sue problematiche tecniche c’è Gino Nappo, Conservatorio di Roma; importante la comprensione del personaggio-corpo-movimento: Serenella Isidori del Conservatorio di Perugia. Una idea che valorizza i vissuti della città, perché conta sul lavoro e relazioni culturali del nostro maestro Nicola Mottaran del Conservatorio di Parma, qui maestro collaboratore al pianoforte. Programma: arie da Mozart a Puccini con azione scenica e con la partecipazione del Coro Pratolirica per brani da opere di Verdi.

Goffredo Gori