PRATO
Dopo 15 anni Pazzo Vestri, immobile di impianto medievale con affaccio sul pulpito di Donatello, finalmente riapre i battenti. E lo fa con un obiettivo più che nobile: ospitare alunni e alunne delle scuole superiori. Dopo il maxi intervento di ristrutturazione e messa in sicurezza per rendere un ex hotel in disuso da anni a sede scolastica finalmente ci siamo. In questi giorni in piazza Duomo è in corso un viavai di camion per portare sedie, banchi, cattedre e lavagne nella sale affrescate di palazzo Vestri, che da settembre ospiterà circa 300 alunni del Dagomari per un indotto di circa 400 persone tra docenti e personale scolastico che da settembre ogni giorno animeranno le strade del centro per la gioia delle attività commerciali. La scuola di via Reggiana è oggetto di un importante lavoro di messa in sicurezza sismicafinanziato dal Pnrr con 5 milioni di euro: i lavori dureranno tre anni e ogni sei mesi dieci classi a rotazione si trasferiranno in piazza Duomo, da qui la necessità di trovare una succursale. I lavori a palazzo Vestri iniziati sotto la guida dell’ex presidente della Provincia Francesco Puggelli arrivano adesso a concretezza con l’arredamento vero e proprio delle aule. Dieci in totale più due laboratori, una sala polivalente e una stanza riservata ai professori. La Provincia ha sottoscritto un contratto di affitto per sei anni più sei, con un canone di 140.000 euro l’anno.
L’ex Stella d’Italia si spoglia così definitivamente dei vecchi panni di hotel (prima) e di uffici pubblici (poi), per vestire quelli di edificio scolastico. Alzando gli occhi al secondo piano dell’immobile è ben riconoscibile la finestra dalla quale Curzio Malaparte osservava la sua amata città, come scrisse lui stesso nella sua opera più celebre "Maledetti Toscani". Da quella stessa finestra avranno l’opportunità di gettare lo sguardo gli studenti dell’istituto Dagomari. La trasformazione è compiuta.
Si.Bi.