
Daniele Santagati, dirigente scolastico dell’istituto Datini (Foto Attalmi)
Prato, 12 agosto 2020 - Il caro scuola non sarà un problema a settembre. Almeno non per gli studenti dell’istituto alberghiero Datini. Grazie a Daniele Santagati quest’anno le famiglie non dovranno preoccuparsi dell’acquisto dei libri scolastici: penserà a tutto la scuola. Soprattutto a pagare. Per il Datini il governo ha autorizzato un finanziamento da 119.000 euro (il terzo più alto in Toscana) nell’ambito dei fondi stanziati a seguito dell’emergenza Covid. I soldi sono vincolati all’acquisto di materiale didattico: da qui l’intuizione di evitare ai genitori la stangata dei libri di testo: in media oltre 300 euro che le famiglie ogni settembre devono sborsare. Sempre, tranne quest’anno.
La filosofia che anima il provvedimento è semplice: invece di acquistare lavagne elettroniche o computer come faranno molti istituti, Santagati opta per qualcosa che davvero possa fare la differenza sul bilancio familiare. Ed ecco che doterà di testi scolastici almeno 700 dei suoi studenti. La distribuzione dei libri avverrà in base all’Isee delle famiglie privilegiando quelle più in difficoltà. «Con la didattica a distanza sperimentata nei mesi scorsi abbiamo già consegnato ai ragazzi che ne avevano bisogno tablet e supporti elettronici. Abbiamo così scelto di investire i soldi del governo in libri di carta, anche perché la nostra volontà è quella di far tornare tutti in classe», spiega il dirigente. Il bonus è stato autorizzato, l’invio dei soldi avverràa breve. «Abbiamo inoltre scelto di non cambiare i testi scolastici ogni anno proprio per poter poi riutilizzare il materiale che andremo ad acquistare», spiega.
«Molto probabilmente compreremo libri delle materie professionali che daremo in comodato d’uso agli studenti. Sarà un investimento per il futuro perché i manuali potranno essere usati anche nel corso dei prossimi anni. È stata una scelta ragionata, volevo fare qualcosa di concreto per i genitori e questa è stata la soluzione migliore». Anche l’istituto Dagomari potrà contare su un tesoretto da 119.000 euro per la didattica: in questo caso saranno acquistate lavagne elettroniche, tablet per creare aule tecnologicamente avanzate ed e-book. «Abbiamo ricevuto l’autorizzazione del governo, aspettiamo che ci invino i soldi.
Aumenteremo le dotazioni tecnologiche della scuola con i fondi dello stato», conferma la preside Maria Grabriella Fabbri. A beneficiare del bonus ci sono anche il Gramsci-Keynes con circa 100.000 euro e il Marconi con 94.000 euro. In totale per Prato la ministra Azzolina, tra istituti superiori e istituti comprensivi (elementari e medie) ha stanziato circa 730.000: soldi che si aggiungono al milione e mezzo arrivato per adeguare le aule ai dettami post Covid. Grazie a questi soldi sono partiti 50 cantieri in altrettante scuole della città di ogni ordine e grado per arrivare pronti al rientro in classe e abbattere ogni barriera: non solo quelle fisiche dei muri, per creare classi più grandi, ma anche quelle tecnologiche e quelle economiche.