REDAZIONE PRATO

Scade il contratto, la Questura è senza sede Scatta il braccio di ferro per evitare lo sfratto

Il questore: "La Polizia non resterà certamente in mezzo alla strada". La Prefettura apre un bando: "Chi ha un immobile si faccia avanti"

Scade il contratto di affitto della Questura. Un bel problema visto che si tratta della ’casa’ della Polizia di Stato e che Sauro e Roberto Bigagli, proprietari degli immobili alle porte di Prato est, hanno manifestato tutto l’interesse a voler disdire la locazione. Da qui a pensare che la Polizia possa rimanere in mezzo di strada ce ne corre, ma comunque qualche grattacapo ai piani alti c’è, tanto che la Prefettura è già corsa ai ripari pubblicando una manifestazione di interesse per cercare in città una alternativa all’immobile di via Migliore di Cino, sulla rotatoria del Centro Pecci. Le strade da battere sono due: tentare una mediazione con la proprietà che anche in passato aveva manifestato l’interesse a tornare in possesso dell’edificio o cercare una alternativa non facile.

L’edificio da trovare non è di poco conto. Nella manifestazione di interesse in scadenza il 28 febbraio, la Prefettura cerca un edificio che abbia una superficie lorda di 8.437 metri quadrati di cui 2.892 da adibire a uffici, 1.700 a alloggi, 338 a magazzini, 457 ad archivi, 50 ad ambulatori. Un immobile di dimensioni davvero enormi. Per quanto riguarda i requisiti tecnici, l’immobile dovrà avere condizioni di sicurezza, funzionalità e benessere, essere munito di protezione esterna con cancelli in ferro zincato, videosorveglianza e comandi a distanza, dovrà rispettare le norme in materia urbanistica, antisismica e antinfortunistica, oltre a essere adeguato a tutte le normativa di prevenzione incendi e sicurezza sui luoghi di lavoro. L’eventuale contratto avrà durata sei anni. Il termine per proporre gli immobili terminerà alla fine di febbraio.

"È scaduto il contratto di locazione e la proprietà dell’immobile ha mostrato l’intenzione di volerne fare un altro utilizzo", interviene il questore di Prato, Giuseppe Cannizzaro. "Da qui a pensare che la Polizia possa restare in mezzo alla strada ce ne corre. Non c’è nessuna preoccupazione del genere anche perché se eventualmente dovessimo cambiare sede, lasceremo l’attuale, soltanto nel momento in cui sarà pronta l’alternativa". Cannizzaro ammette che comunque c’è l’intenzione di guardarsi intorno anche se l’immobile di via Migliore di Cino risponde in tutto alle necessità della centrale sia come posizione sia come dimensioni. La Questura è in una posizione strategica a due passi dall’autostrada, dal centro città e dai Marcolotti. Punti di forza sui quali evidentemente fa leva la proprietà: "È una struttura funzionale e strategica - aggiunge il questore -. Siamo in contatto con i proprietari che si sono mostrati disposti a discutere, comunque non c’è nessuna emergenza, ma soltanto una trattativa in corso".

Gli uffici di polizia e gli alloggi si trovano sulla rotonda di Prato est da quando è stato istituita la Provincia nel 1992. E’ stata la prima Questura di Prato, prima di allora c’era solo il commissariato in via Baldinucci. Negli ultimi anni, gli uffici si erano ingranditi con la realizzazione di una palazzina adiacente al corpo centrale dell’immobile dove tuttora c’è l’ingresso della Questura. All’interno ci sono anche gli alloggi degli agenti. Cosa ha fatto cambiare idea ai proprietari dopo oltre 30 anni di affitto? Sicuramente uno dei motivi del contendere riguarda l’aspetto della manutenzione. La famiglia Bigagli ritiene che i lavori fatti e le condizioni in cui si trova l’immobile attualmente non rispondano a quanto vorrebbero. Anche il contratto fermo da anni è sicuramente da rivedere, il Ministero aveva messo sul piatto un allungamento della locazione da 6 a 9 anni, ad un canone sensibilmente ridotto rispetto all’attuale, in base alle valutazioni dell’Osservatorio del mercato immobiliare e dell’Agenzia del Demanio. Un contratto già ribassato visto che per la spending review le amministrazioni centrali dello Stato pagano il 15% in meno del prezzo di mercato.

Silvia Bini