REDAZIONE PRATO

Saper separare il fior di farina dalla crusca

Le attività si concentrano sulla diffusione della conoscenza storica e lingustica dell’italiano

L’Accademia della Crusca è nata a Firenze nel 1582 grazie a un gruppo di letterati di cui faceva parte Leonardo Salviati. Le loro riunioni, chiamate “cruscate”, le dettero il nome; il compito, infatti, era quello di separare “il fior di farina dalla crusca”, ovvero selezionare la parte migliore della lingua, identificata con il fiorentino del Trecento, dalle forme meno degne di far parte dell’Italiano. L’Accademia assunse come motto un verso del Petrarca (il più bel fior ne coglie) che nello stemma sovrasta l’immagine del frullone, la macchina agricola simbolo della Crusca. In ogni occasione e contesto vennero adottati simboli riferiti al grano e al pane; infatti, ogni accademico scelse uno stemma, detto impresa, con nome, immagine e motto legati al mondo della panificazione, che venne riportato su una tavola a forma di pala. Salviati scelse come nome “l’Infarinato”, come motto “grufolando” e come immagine il riccio. L’opera principale dell’Accademia è stata il Vocabolario, realizzato in più edizioni; la prima del 1612, l’ultima del 1923. Oggi le attività dell’Accademia sono rivolte a diffondere nella società italiana e nella scuola la conoscenza storica e linguistica dell’Italiano.