
"Sanità calata dall’alto" Duro attacco di FdI E domani in Comune consiglio straordinario
Riforma del 118, nuovo ospedale sottodimensionato rispetto al fabbisogno, liste d’attesa: le carenze del servizio sanitario sono state al centro dell’assemblea pubblica che Fratelli d’Italia ha tenuto lunedì in piazza del Comune, al caffè delle Logge, di fronte a diverse decine di cittadini. Un incontro tra la gente durante il quale gli esponenti del partito di Giorgia Meloni hanno inteso smontare le scelte della politica sanitaria regionale che, calate sui territori, stanno creando malumori. Basti pensare all’episodio di Vaiano, col 64enne inizialmente soccorso da un’ambulanza con soli volontari e arrivato a Careggi due ore dopo il malore, quando non c’è stato più nulla da fare. L’assemblea si è aperta con un minuto di silenzio proprio in memoria di Stefano Farsetti, come richiesto dal deputato Chiara La Porta, presente insieme al capogruppo di FdI in consiglio comunale Claudio Belgiorno, il vice-coordinatore provinciale Gianni Cenni, il capogruppo in consiglio regionale Francesco Torselli e i consiglieri regionali Alessandro Capecchi e Diego Petrucci. "Staremo sempre dalla parte dei volontari – ha detto La Porta –. Sacrificano il loro tempo per il bene della collettività. Dobbiamo ricordare che sono figure che non potranno mai sostituire i medici: la riforma toscana del 118 non funziona".
Quello di lunedì è stato il primo di tanti incontri che FdI intende fare sui territori (l’11 luglio a Migliana con il viceministro alle infrastrutture), in vista delle elezioni comunali del 2024 e regionali del 2025, per ascoltare i cittadini. "Il candidato alle amministrative sarà un pratese, si sta ragionando tra partiti sulla scelta vincente" chiosa La Porta. Cenni, che si schernisce su una sua eventuale candidatura, ribadisce il concetto "di unità di coalizione politica allargata anche a personalità civiche. Prima la condivisione, poi il nome del candidato". In platea c’erano il sindaco di Poggio Riccardo Palandri e gli esponenti di Forza Italia Rita Pieri e Alessandro Giugni. Per Cenni "la politica sanitaria regionale è sbagliata: scelte standardizzate e una Regione lontana dai territori. A Prato è stato demolito un ospedale che poteva assolvere a funzioni importanti e ne è stato costruito uno incapace di garantire un servizio adeguato. Se il sistema non è collassato si deve alla buona volontà degli operatori sanitari". Belgiorno ha ricordato il sopralluogo al pronto soccorso con le criticità riscontrate che saranno tra i temi del consiglio comunale straordinario di domani, alle 14, alla presenza dell’assessore regionale Simone Bezzini: "Consiglio che chiediamo da marzo e che ci sarà per volontà delle opposizioni. Mi auguro che Bezzini non venga a fare la solita passerella". Duri gli attacchi degli esponenti regionali con Torselli che ha puntato il dito contro "il monumento agli sprechi della sanità toscana, l’ex Creaf, non più destinato ad essere ospedale di comunità". Capecchi ha stigmatizzato il servizio di trasporto per i malati oncologici, "fino a poco tempo fa gratuito e ora solo in casi eccezionali. Il problema è che la Regione sembra intenzionata a rendere a pagamento anche il trasporto dei disabili". Negli strali di Petrucci ancora Giani e Bezzini, "che continuano a chiedere risorse al Governo, sebbene l’esecutivo di Meloni stia investendo in sanità più di ogni altro esecutivo. I governanti toscani le chiedono senza spiegare per cosa. Devono darci la certezza che quei soldi servono ad abbattere le liste d’attesa e non a costituire l’ennesima posizione di vertice in sanità".
Sara Bessi