
Il quartiere di San Paolo vuole delle risposte sul futuro del distretto socio sanitario che i cittadini attendono da ormai da otto lunghi anni. Tanti sono quelli trascorsi da quando, in una delle zone che con i suoi 18.000 abitanti risulta fra le più popolose della città, è stato chiuso il vecchio distretto.Una risposta concreta sembra essere arrivata nel corso di un incontro organizzato al Circolo Arci di San Paolo da Fernando Masciello, in prima linea da sempre per riportare il servizio socio-sanitario nel quartiere. Stanchi di sentire parole e promesse - "Sì al distretto e no ai bla bla", lo slogan dei cittadini - sono state chieste risposte alla politica e all’Asl Toscana Centro. A fornire una prima risposta è stata Ilaria Bugetti, consigliera regionale Pd, presente all’incontro insieme a Lorena Paganelli, direttrice Società della Salute e a Sandro Malucchi, segretario generale della Funzione pubblica Cgil Prato e Pistoia. "Gli uffici dell’assessorato regionale hanno indicato il primo di luglio come data indicativa di partenza del cantiere per la costruzione della Casa di comunità, che dovrà sorgere secondo il progetto già elaborato e approvato in via Toscanini", ha spiegato Bugetti. La consigliera regionale dice tutto questo sottolineando anche che si tratta di una data da prendere con le molle. "Se vogliamo essere prudenti i lavori possiamo dire che i lavori partiranno entro il 2022". D’altra parte il progetto esecutivo è pronto, ma la gara non è stata ancora bandita. Lo si potrà fare solo quando si avrà la certezza dei finanziamenti da 4 milioni e 215.000 euro. "La Regione ha inviato tutta la documentazione a Roma e attendiamo che si arrivi alla firma dell’accordo Stato-Regione. Secondo le prime indiscrezioni dovrebbe arrivare fra marzo ed aprile. Firma che ci permetterà di dare il via al progetto della casa di comunità di San Paolo". Bugetti ha inoltre promesso ai cittadini che vigilerà affinchè l’iter proceda spedito dopo l’accordo Stato-Regioni. "Verificheremo che l’iter vada a buon fine. C’è da dire che l’Asl ha fatto tutto quello che doveva e poteva fare, non è rimasta ferma". Masciello, da parte sua, ha annunciato che presto partirà una raccolta firme con cui gli abitanti di San Paolo chiederanno di intitolare la struttura ad Angelo Di Leo, l’oncologo dell’ospedale Santo Stefano scomparso nel giugno dell’anno scorso.
"La famiglia di Di Leo e la Fondazione Pitigliani ci hanno assicurato il sostegno a questo progetto", dice Masciello. "Quello che conta è che adesso si parta davvero con la costruzione del distretto. Abbiamo aspettato otto lunghi anni". Maggiore prudenza sui tempi di realizzazione della struttura di via Toscanini è espressa dall’Asl Centro, che ipotizza che i lavori possano partire entro l’autunno. Per l’azienda sanitaria è importante che ci sia l’approvazione del progetto da parte dello Stato. Via libera che potrebbe giungere entro aprile, dopo i tanti rinvii iniziati già nel 2021.
Sara Bessi