
Sacchi neri, ci risiamo. Come riaprono le attività ricompaiono, in giro per la città, i furgoni carichi di scarti tessili che vengono abbandonati ovunque e non trattati come rifiuti speciali. Nel corso di due distinti interventi, la guardia di Finanza ha sottoposto a controllo due furgoni che transitavano il primo in via Roma e il secondo in via Pietro Nenni. All’interno dei mezzi sono state rinvenute – complessivamente – 3,4 tonnellate di scarti tessili di lavorazione industriale contenuti nei classici sacchi neri, in entrambi i casi i rifiuti erano trasportati illecitamente per, poi, essere smaltiti in modo abusivo, anziché essere conferiti nei centri di raccolta autorizzati. Gli individui a bordo dei furgoni, due marocchini in un caso e un cinese nell’altro, sono risultati sprovvisti della iscrizione all’albo nazionale gestori ambientali come previsto per legge. Dopo aver consultato le banche dati in uso alla Finanza, non è risultato che i trasportatori avesse alcun collegamento con ditte autorizzate a operare nello smaltimento dei rifiuti speciali.
I tre stranieri sono stati così denunciati per trasporto abusivo di rifiuti speciali mentre i furgoni sono stati sottoposti a fermo amministrativo. I due episodi sono con ogni probabilità da ricondurre al sempre più diffuso fenomeno che consiste, dietro pagamento, nel ritiro porta a porta - presso alcune imprese tessili senza scrupoli del comprensorio - dei rifiuti di lavorazione industriale, che sono poi abbandonati nelle campagne o smaltiti comunque illecitamente, con gravi conseguenze in termini di inquinamento del suolo e di salute per i cittadini.