Risse e bottigliate in pieno giorno. I residenti filmano. E chiedono aiuto / VIDEO

Viale Vittorio Veneto: così intorno alle botteghe etniche si scatena il caos

Polizia

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Prato, 23 marzo 2018 -  Risse continue tra ubriachi, discussioni risolte a botte oppure direttamente a coltellate, spaccio di sostanze stupefacenti, prostituzione nelle strade circostanti. Alla luce del sole come dopo il tramonto, tra la rabbia e l’ impotenza che pervadono commercianti e residenti, per i quali anche una violenta rissa, filmata due giorni fa con lo smartphone e inviata da un residente alla redazione de La Nazione tramite Whatsapp al numero 337.1063052, rappresenta un episodio di routine.

Questo è quanto succede quotidianamente in viale Vittorio Veneto, dove la situazione, a detta di chi ci vive ogni ogni giorno, è ormai diventata insostenibile. Il problema secondo i residentei nasce in gran parte nei negozi situati sul lato che interseca via Tiepolo, botteghe frequentate da cittadini di origine pachistana e dell’Est Europa spesso in lite fra loro, magari dopo essersi scolati qualche bottiglia di troppo. «E’ un succedersi continuo di scazzottate, coltellate e bottigliate. Anche in pieno giorno, tant’è che mi sento più sicura a fare duecento metri a piedi per comprare le sigarette piuttosto che attraversare la strada», racconta Marta Branciforti. «La sera, poi, quando torno a casa, sono praticamente costretta a camminare con lo spray al peperoncino ben nascosto in borsa: potrebbe sempre essercene bisogno».

Titolari di attività commerciali e abitanti della zona hanno più volte presentato esposti in procura e raccolto firme per chiedere una maggior tutela da parte delle forze dell’ordine, ma l’ esito fin qui non è stato quello sperato, almeno stando a quanto raccontano. «Dal 2004 a oggi abbiamo presentato circa una dozzina di esposti e raccolto quasi 10.000 firme. Purtroppo nel tempo non è cambiato niente», ricorda amareggiato Luigi Carbone. «Degrado allo stato puro. Per non parlare del decoro urbano: poco tempo fa trovai un uomo ubriaco intento a urinare davanti alla porta di un condominio». E’ praticamente unanime, inoltre, la richiesta di una maggiore presenza del quartiere di polizia e carabinieri. «Là si riuniscono spacciatori che ricevono i clienti e talvolta gli ubriachi e i tossicodipendenti vengono alle mani. Sono un pericolo anche per chi passeggia facendosi i fatti propri, servirebbero più controlli», afferma Giovanni Di Dolce indicando via Tiepolo. «Proseguendo verso via Firenze troviamo prostitute e altri pusher. Abbiamo già segnalato tutto alle autorità. Ad oggi non ho però notato miglioramenti». A prevalere in alcuni è un cinico realismo. «Vedo le pattuglie delle forze dell’ordine passare un paio di volte al giorno, sfruttando la corsia preferenziale degli autobus», dice l’edicolante Fulvio Pelagatti. «Il problema è a monte, perché con le leggi attuali gli agenti possono fare bene poco. Per quanto però potremo andare avanti così?».

Giovanni Fiorentino