
El Haddj Seydou Gbane con il presidente del Viaccia La Libertà, Niccolò Lastrucci e con l’allenatore Andrea Bartolini
Prato, 23 febbraio 2019 - "Per dire basta al razzismo non ci presenteremo in campo nella prossima partita. In questo modo dimostriamo la vicinanza al nostro tesserato ivoriano, El Haddj Seydou Gbane, che ha preso un turno di squalifica dopo esser stato insultato per il colore della sua pelle". E’ una decisione forte quella della Libertà Viaccia Uisp, in particolare del presidente Niccolò Lastrucci, del vicepresidente Andrea Grassi, dell’allenatore Andrea Bartolini e di tutta la squadra che milita in Eccellenza. Una decisione che nasce da quanto avvenuto, secondo La Libertà Viaccia, nell’ultima partita casalinga di campionato contro il Las Vegas.
A fine gara Gbane si è tolto la maglia ed è uscito dal campo, dirigendosi verso le tribune ancora occupate dalle due tifoserie. "E’ stato un gesto istintivo, di esasperazione, causato dalle offese razziste ricevute nel finale di partita", racconta Grassi, che era proprio sugli spalti. "E’ andato con l’intento di chiarire non per scatenare una rissa. Però a fine partita i direttori di gara ci hanno fatto sapere che dovevamo considerarlo espulso. Per questo abbiamo deciso di non giocare nemmeno noi". La squalifica è puntualmente arrivata, come da regolamento, ma la Uisp, leggendo il referto arbitrale, ha diminuito le due giornate previste a un solo turno di stop, concedendo al giocatore l’attenuante delle provocazioni ricevute da parte del pubblico, senza però mai specificare che si fosse trattato di insulti razzisti (tanto è vero che la sanzione al Las Vegas rientra in quelle comminate alle società per un pubblico offensivo e aggressivo). A ogni modo La Libertà Viaccia non si presenterà nella sfida in programma lunedì sera contro il Bellini Bacchereto, incassando una sconfitta a tavolino e pagando la relativa sanzione, per dimostrare la sua vicinanza a Gbane.
"Abbiamo deciso di far parlare i fatti, prima ancora delle parole», spiega anche il presidente Lastrucci. «Siamo in corsa per i play off e questa sconfitta ci potrebbe costare caro, ma di fronte a certe battaglie sacrosante il lato sportivo passa in secondo piano".
Dal canto suo il Las Vegas, contattato telefonicamente, ha preferito non rilasciare dichiarazioni ufficiali, pur negando di aver sentito pronunciare al proprio pubblico offese razziste. La società valbisentina ha sottolineato di essere sempre stata sensibile alla lotta al razzismo e di avere, fra i suo tesserati, vari giocatori di origini straniere e anche di colore. Fra l’altro i dirigenti e i giocatori del Las Vegas stanno valutando se mettere in campo a loro volta delle manifestazioni di solidarietà antirazziste prima o dopo la partita che disputeranno sabato al "Canovai" di Vaiano.