Prato, 6 agosto 2024 – Ha minacciato i genitori con dei coltelli per costringerli a dargli del denaro. Non contento si è scagliato contro la polizia, arrivata sul posto grazie alla segnalazione del padre del ragazzo, lanciando oggetti, anche pesanti,e gli stessi coltelli usati per minacciare i genitori. Gli agenti sono stati costretti a usare lo spray al peperoncino per disarmarlo e metterlo in sicurezza. Il concitato episodio è avvenuto domenica mattina in un appartamento in via dell’Ippodromo dove il giovane, 23 anni di origini slovacche, è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Non sembra che fosse la prima volta che il figlio, tossicodipendente, usasse metodi violenti contro i genitori per costringerli a dargli il denaro che gli serviva per comprare la droga. L’altro giorno il ragazzo era completamente fuori di sé tanto che i genitori, preoccupati e impauriti sono stati costretti a chiedere l’aiuto della polizia.
Secondo quanto riferito dalla Questura, la polizia è stata chiamata dal padre del ragazzo intorno alle 10 di domenica. L’uomo ha spiegato che il figlio aveva minacciato lui e la moglie mostrando dei coltelli.
Sul posto , gli agenti della volante hanno notato il ragazzo affacciato al balcone dell’appartamento che, alla loro vista, ha cominciato a gettare oggetti sulla strada.
I poliziotti hanno raggiunto l’appartamento e sono entrati con l’aiuto dei genitori del ragazzo che, nel frattempo, si era rifugiato nella propria camera da letto armato di due coltelli da cucina.
Appena gli agenti hanno provato a entrare nella camera, il ragazzo ha lanciato verso di loro degli oggetti presenti, poi gli è andato incontro con fare minaccioso puntando verso di loro i coltelli. A questo punto gli operatori, per neutralizzare il ragazzo, sono stati costretti a ricorrere all’uso dello spray al peperoncino, riuscendo a bloccarlo e a fargli cadere a terra i coltelli.
Durante le fasi della messa in sicurezza il ragazzo ha opposto una strenua resistenza, dimenandosi e colpendo gli agenti con calci e pugni, provocando loro delle lesioni guaribili rispettivamente in 5 e 3 giorni.
Il ragazzo , con numerosi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e resistenza a pubblico ufficiale, oltre che per maltrattamenti in famiglia, già condannato diverse volte dal Tribunale, è stato portato in Questura da dove, identificato e arrestato su disposizione del magistrato di turno, è stato portato alla Dogaia in attesa dell’udienza di convalida.
Acquisite le informazioni e le testimonianze dai genitori, gli agenti hanno constato che le liti con il figlio erano scaturite da continue richieste di soldi per i problemi di tossicodipendenza del giovane.